Economia

Horeca. Oltre 230mila assunzioni previste, ma manca personale qualificato

Maurizio Carucci mercoledì 6 novembre 2024

Una piattaforma aiuta a mettere in contatto domanda e offerta

L'Horeca - ossia l'industria alberghiera e della ristorazione - è uno dei comparti più rilevanti e dinamici. L’aumento della domanda di esperienze gastronomiche, il ritorno del turismo e la crescita dei viaggiatori, accelerata dalla ripresa post-pandemica, hanno favorito una significativa espansione delle attività di ospitalità, spingendo gli imprenditori a innovare e ad ampliare la loro offerta. Nonostante la ripresa economica e la crescita del settore, il mercato del lavoro si trova a fronteggiare una situazione particolare: da un lato, la domanda di nuove risorse aumenta in modo significativo, con 237.830 nuove assunzioni previste entro dicembre; dall’altro, il mercato continua a soffrire di una carenza cronica di personale qualificato. Per esempio, il reperimento di cuochi negli alberghi e ristoranti presenta un tasso di difficoltà pari al 56%, causato nel 69,8% dei casi dalla carenza di candidati. Anche per i camerieri, il 52% delle aziende segnala difficoltà, di cui il 68,5% è dovuto alla mancanza di personale qualificato. Inoltre, emerge un disallineamento delle competenze, come nel caso di baristi e professioni assimilate, dove il 44% delle posizioni è difficile da coprire, e nel 25% dei casi per mancanza di competenze adeguate.

In un contesto caratterizzato da sfide e cambiamenti, Horecase offre soluzioni di reclutamento personalizzate. Grazie a un ampio network di professionisti e manager di alto profilo e un approccio su misura, la piattaforma è in grado di identificare risorse d’eccellenza per soddisfare ogni esigenza, garantendo un supporto efficace per affrontare le dinamiche di un mercato in continua evoluzione. «Il nostro obiettivo è supportare le aziende operanti nel mondo Horeca nella ricerca dei migliori profili qualificati. Siamo in grado di individuare rapidamente e con precisione i professionisti e i manager più adatti alle specifiche esigenze di ogni realtà organizzativa e garantiamo non solo un allineamento tecnico impeccabile dei profili selezionati, ma anche una perfetta integrazione nella cultura aziendale», spiega Laura Faietti, executive director di Horecase.

Giovani attratti dal settore, ma più attenti al tempo libero

Secondo i dati dell’analisi di Jobtech, il 20,7% delle persone che cercano lavoro appartengono alla Gen Z, ovvero coloro nati a partire dal 1996. La generazione Z si inserisce in un contesto lavorativo caratterizzato da oscillazioni mensili nei tassi di occupazione e disoccupazione: il tasso di disoccupazione è sceso al 6,9%, la percentuale più bassa da dicembre 2008, mentre quello di occupazione è salito al 62,3%, considerando come tipologia di assunzione il tempo indeterminato. Inoltre, è cresciuta la percentuale di persone in cerca di lavoro del 3,8 % circa, ma a diminuire sono stati gli annunci di lavoro rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Partendo dalla situazione di genere, possiamo notare innanzitutto che nella Generazione Z la distribuzione è relativamente equilibrata, con una leggera predominanza di donne (11,1%) rispetto agli uomini (9,7%). A proposito invece del grado di istruzione, l’analisi evidenzia come il diploma di maturità sia la carta d’ingresso al mondo del lavoro per questa generazione: il 66,7% del campione analizzato possiede infatti il diploma, il 10,6% la laurea triennale, il 3,5 % la laurea specialistica o magistrale e il 18,1% la licenza media. Inoltre, secondo i dati in mano a Jobtech, l’interesse maggiore risiede nei settori Horeca e Retail, settori tradizionalmente associati a una maggiore e frequente richiesta di personale, molto appetibili nei confronti dei giovani che cercano percorsi che si possono conciliare con lo studio. Il 54% della Generazione Z è più propensa a lavorare nei weekend, il 20% del campione a lavorare di notte, il 49,8% a lavorare part time, evidenziando da un lato la disponibilità dei più giovani, disponibilità tuttavia diminuita rispetto allo scorso anno del 7%, fattore da cui traluce la volontà di preservare il tempo libero. Secondo i dati dell’indagine, la Generazione Z ha una media di circa due anni di esperienza lavorativa, dato che riflette il recente ingresso di lavoratori e lavoratrici di questa fascia di età nel mercato del lavoro. Un’esperienza limitata, tipica di una generazione ancora giovane e in fase di acquisizione di competenze.

La percentuale di persone disposte a lavorare nei weekend è in calo rispetto al primo semestre dell’anno scorso: i cambiamenti avvenuti nel mondo del lavoro negli ultimi anni hanno ridisegnato le priorità di ciascuno e fatto riaffiorare nuove esigenze, tese al miglioramento dell'equilibrio tra vita privata e vita lavorativa. Lavoratrici e lavoratori di questa fascia di età, che in molti casi stanno ancora completando gli studi, tengono sempre di più al proprio tempo libero. Alla domanda “In quali aree le organizzazioni dovrebbero concentrarsi per favorire un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata dei propri dipendenti?”, il 28% della Generazione Z insiste sull’importanza di offrire la possibilità di lavorare da remoto. La ricerca di una migliore sinergia tra vita privata e vita lavorativa è sicuramente una delle maggiori leve nella domanda e ciò dovrebbe muovere le aziende verso modelli organizzativi maggiormente votati a politiche di welfare, nonché strategie aziendali misurate sulle persone. Appare così necessario ridisegnare il concetto di flessibilità, sempre più fondamentale nei processi di selezione e mantenimento delle risorse.

Master in gestione delle imprese di ristorazione

Fornire gli strumenti per implementare le competenze manageriali e rafforzare la tenuta delle imprese. Sono questi gli obiettivi principali della collaborazione tra Fipe-Confcommercio, la Federazione Italiana Pubblici Esercizi, e Treccani Accademia, che uniranno le loro competenze nel nuovo master in Gestione delle imprese di ristorazione. Il master, che inizierà il 18 novembre e avrà una durata di cinque mesi, è pensato per imprenditori, aspiranti tali e dirigenti del settore della ristorazione. Attraverso una formula innovativa che combina lezioni on demand, sessioni in live streaming e incontri in presenza, il Master mira a fornire tutti gli strumenti necessari alla gestione della complessità di un’impresa dei pubblici esercizi, per favorire lo sviluppo di modelli di business sostenibili e in linea con le richieste del mercato attuale. Per questo motivo, il programma del master copre un ampio spettro di aree fondamentali per la gestione aziendale, dal branding e strategia di comunicazione, alla gestione economica e finanziaria, fino all’ottimizzazione delle risorse umane e l’adozione di tecnologie digitali avanzate.

«La collaborazione con Treccani e in particolare con la sua qualificata Scuola di Management Treccani Accademia, ci permette di fare un salto di qualità nella nostra azione a supporto delle imprese della ristorazione - commenta Lino Enrico Stoppani, presidente di Fipe-Confcommercio -. In un mercato sempre più competitivo e in costante cambiamento, possedere adeguate competenze manageriali è una necessità non solo per proiettare le imprese verso il futuro ma anche per creare maggior valore per tutti. I dati, purtroppo, ci dicono che sono molte le esperienze imprenditoriali che finiscono male non per condizioni economiche avverse ma per scarsa competenza nella gestione. Rafforzare le competenze è dunque un percorso obbligato per chiunque gestisca un’impresa o intenda avviarla».


«Abbiamo unito le nostre forze con Fipe per mettere a fattor comune le nostre competenze e sviluppare iniziative finalizzate a rafforzare il sistema imprenditoriale e la qualità del capitale umano in un settore in continua evoluzione come quello dei pubblici esercizi - conclude Massimo Bray, direttore generale di Treccani -. Questo percorso formativo, al contempo rigoroso e accessibile, è un passo importante: un’iniziativa che trasferisce competenze pratiche e sostenibili che possano avere un impatto reale e duraturo sulle imprese di ristorazione, permettendo agli imprenditori di affrontare con successo le sfide del mercato attuale e futuro».