Economia

Prime impressioni. Honda Jazz, la sorpresa è nello spazio

A.C. giovedì 30 luglio 2015

Ha la grande abitabilità e la qualità d'insieme come punti di forza. E il difetto principale nell'unico motore disponibile (il 1.3 benzina i-Vtec da 102 Cv) penalizzato dalla scelta dei quattro cilindri - che offre uno spunto interessante solo a regimi alti - mentre il resto del mondo ormai preferisce scendere a tre in questo segmento. Per il resto la nuova Honda Jazz offre un rapporto generosissimo tra dimensioni esterne e spazio interno, un equipaggiamento di sicurezza completo anche nella versione base, e il consueto alto livello costruttivo giapponese.

Quella che in Italia arriverà a settembre è la terza generazione di un modello che ha debuttato nel 2001 e che finora è stato venduto in tutto il mondo 5,5 milioni di esemplari, di cui 3,5 milioni relativi alla versione commercializzata nel 2008. La nuova Jazz si presenta con un prezzo di attacco di 14.600 euro in un segmento B, quello delle piccole intorno ai quattro metri, affollato e competitivo.

Com'è. Per affrontarlo, la Casa giapponese punta su un'auto ricca di qualità tangibile che si percepisce fin dal primo sguardo. Prodotta nello stabilimento di Yorii, che è stato creato nel 2013 proprio per questo scopo, per la nuova Jazz è stata coniata la sigla MM, che sta per Man Maximum Machine Minimum, cioè l'uomo, o l'automobilista, al centro dell'attenzione. Un'idea che è subito chiara salendo a bordo, dove la plancia è orientata verso il guidatore come sulle auto sportive di una volta. La posizione di guida è molto buona, così come la visibilità offerta dall'ampio parabrezza, e i comandi semplici e intuitivi: Nel mezzo del cruscotto campeggia un bello schermo touch con cui si gestiscono tutte le funzioni dell'infotainment, dotato anche di Mirror Link. Non ci sono tutti quei pulsanti e pulsantini sparsi qua e là tipici della produzione giapponese, ma molta ergonomia “europea”.
 
Belli larghi. Anche dietro, lo spazio a disposizione dei passeggeri posteriori raggiunge valori record, grazie al passo di 2,53 metri in una carrozzeria di 3,99 metri. Spaziosità che si ritrova pure nel bagagliaio, che ha 354 litri di capacità in configurazione minima e 1.314 in quella massima.
La sicurezza è un altro aspetto tenuto in gran conto dalla Casa giapponese e lo dimostra la dichiarata volontà di ottenere il massimo punteggio nei crash test EuroNCAP, missione in cui tornerà utile la presenza di serie su tutta la gamma del dispositivo di frenata automatica di emergenza.
 
La sicurezza. Come detto, la versione base ha già tutto quello che serve (Bluetooth, climatizzatore, cruise control, Start & Stop), ma per i più esigenti l'allestimento intermedio e il più alto hanno anche il pacchetto ADAS - Advanced Driver Assist System che comprende l'allarme di collisione frontale (FCW), il sistema di riconoscimento della segnaletica stradale (TSR), il limitatore di velocità intelligente (ISA), l'allarme di superamento della corsia (LDW) e il sistema di gestione automatica dei fari abbaglianti (HSS).
 
Sotto al cofano. Infine il già citato motore, un reparto dove Honda va controcorrente rispetto alla moda imperante, sviluppando un 4 cilindri da 1.3 litri che cambia ciclo di funzionamento a seconda del regime a cui si trova, grazie al sistema VTEC; così eroga 102 CV a 6.000 giri e 123 Nm di coppia a 5.000 giri, grazie a un rapporto di compressione di 13,5:1. Si può accoppiare sia una trasmissione manuale a 6 marce che a una automatica CVT, con cui la Jazz emette solo 106 g/km di CO2 e consuma 4,5 L/100 km.