Gruppo Adecco Italia. Il mercato del lavoro ai tempi del Coronavirus
Andrea Malacrida, Country manager Gruppo Adecco Italia
L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo sta mettendo a dura prova il mondo intero. L’Italia, in particolare, sta vivendo una situazione drammatica. Un momento in cui è richiesto un approccio di forte responsabilità e senso civico da parte di tutti: dai rappresentati dello Stato alle singole imprese, dalle famiglie fino ad arrivare ai ragazzi più giovani. Secondo Andrea Malacrida, Country manager The Adecco Group Italia: «A livello sociale, siamo alle prese con un esperimento che non ha precedenti. Lo stare in casa sta accelerando ulteriormente l’affermazione della tecnologia come abilitatore dei rapporti con l’esterno, tanto a livello lavorativo quanto affettivo. Anche i meno rodati nell’utilizzo dei sistemi digitali stanno imparando a comunicare con parenti, amici e colleghi attraverso i vari sistemi di chat e video conferenza che abbiamo a disposizione oggi. Questo periodo di isolamento cambierà per sempre le abitudini di comunicazione degli italiani».
Anche a livello economico, secondo il pensiero di Malacrida, ci troveremo di fronte a una situazione molto complicata: «Il Covid-19, per esempio, sta avendo un forte impatto su un settore che noi di The Adecco Group conosciamo molto da vicino: il mercato del lavoro. Ma la situazione è differente a seconda dei comparti produttivi che ancora possono rimanere operativi. Come è facile immaginare, sono in continuo aumento le richieste per le professioni in ambito sanitario. Particolarmente rilevante la richiesta di infermieri: abbiamo chiuso il mese di marzo con un centinaio di posizioni, di cui la metà per la terapia intensiva. Cresce la richiesta di operai in ambito chimico e farmaceutico per la produzione di disinfettanti e mascherine, per un totale di 500 figure ricercate (+ 40% rispetto a prima dell’emergenza). Crescono anche altri settori, come ad esempio quelli legati ai beni di prima necessità: sale la domanda per le aziende del mondo della Grande distribuzione organizzata, abbiamo cercato circa 1.500 figure tra magazzinieri per preparare la spesa on line e addetti al trasporto (+60%), 600 invece le richieste per operatori della logistica e delle attività legate all’e-commerce (+40%). In aumento infine la richiesta per addetti alle pulizie e interventi di sanificazione (+40%)».
«Le professioni legate al mondo della sanità, della logistica, della Gdo e della disinfezione dunque sono quelle maggiormente in crescita – continua Malacrida – Ma dopo l’emergenza, cresceranno anche i settori specializzati nella digitalizzazione e nelle infrastrutture. Alcuni avranno invece più problematiche nella ripartenza: penso a trasporti, al commercio al dettaglio non food, incluso il travel retail, e a tutti i lavori in cui la vicinanza e il contatto fisico sono necessari». La crescita di alcuni settori dimostra l’importanza del ruolo delle Agenzie per il lavoro anche in un periodo come questo. Il numero uno del Gruppo Adecco in Italia conferma che «in un momento così complicato, vogliamo essere ancora più vicini a partner e lavoratori, che stanno dimostrando un grandissimo senso civico e di responsabilità sociale aiutando il Paese ad andare avanti. Abbiamo adottato tutte le misure necessarie per garantire la nostra interoperabilità interna, funzionale e necessaria a sostenere la continuità lavorativa di chi ci sceglie come partner, siano essi aziende o singoli lavoratori, pensando naturalmente prima di tutto alla salute di tutte le persone che lavorano con noi. In quest’ottica le funzioni essenziali sono garantite anche in virtù di un binomio comportamentale e tecnologico che oggi ci mette nelle condizioni di mantenere il livello di servizio e di risposta auspicato. Tutto il personale del Gruppo e di tutte le società ad esso collegate, inclusi i team che operano nel network di oltre 300 uffici distribuiti su tutto il territorio, è nelle condizioni di lavorare in modalità agile ed è attrezzato per farlo, avendone sperimentato il modello nel corso degli ultimi due anni».
Grazie a protocolli consolidati, tutte le interviste con i candidati sono gestite, condivise e commentate attraverso un sistema innovativo di video-interviste che consente di superare la necessità della presenza del candidato in uno spazio fisico. La capacità di svolgere queste attività si avvale del prezioso aiuto della tecnologia ed è frutto di anni di sperimentazioni e di investimenti. Basti pensare che già tra il 2015 e il 2018 sono stati svolti circa 40mila colloqui on line (in media 10mila l’anno)e solo nel 2019 ne sono stati condotti 65mila. «Elementi che ieri venivano considerati un lusso oggi diventano una necessità – conclude Malacrida -. E questo vale per diversi livelli operativi, tra cui anche la gestione delle persone: valutare un candidato per esempio non soltanto sulla base delle sue competenze hard ma anche delle sue soft skill o della capacità di operare in autonomia e senza un controllo diretto si rivela oggi fondamentale per qualsiasi azienda. Importante dunque fare affidamento sullatecnologia, grande alleato in un momento come questo, e sulla capacità di ognuno di essere di supporto per l’altro, anche lavorando da casa. D’altronde, nessuno di noi è in grado di dire con certezza quando tutto questo finirà, ma se la Cina è stata in grado di tornare in tre mesi alla quasi normalità, sono certo che anche noi ce la faremo. L’Italia sta dando un segnale di grande forza di volontà e coesione non solo a se stessa ma anche all’estero. Stiamo mostrando al mondo le nostre qualità più importanti: la resilienza, il saper fare squadra e la capacità di dare tutto l’uno per l’altro. Non pensoche sarà semplice, ma se continueremo ad ascoltare le direttive e i consigli che arrivano dagli esperti, sono convinto che potremo metterepresto la parolafine ad uno dei capitoli più complicati della nostra storia contemporanea».