Non ci sarà un accordo finale
sulla Grecia all'Eurogruppo di lunedì. "Avremo una discussione
fruttuosa che confermerà i notevoli progressi fatti e sarà certo
un altro passo in avanti nella direzione di un accordo finale",
ha dichiarato il ministro delle finanze greco Yanis Varoufakis
dopo l'incontro con il commissario Ue Pierre Moscovici."Abbiamo avuto delle discussioni
costruttive che aprono la strada a un incontro positivo
dell'Eurogruppo, il cui scopo è di rafforzare ulteriormente il
terreno comune raggiunto nel Brussels Group", ha spiegato
Varoufakis. Per questo, ha aggiunto, "l'importante è che i buoni
progressi fatti siano resi più solidi e che portino la Grecia in
una situazione in cui possiamo tutti guardare verso nuovi
accordi con le istituzioni e i nostri partner, in modo da
superare le difficoltà di liquidità che, come noi tutti
sappiamo, la Grecia sta passando".Ue e Fmi seguono "strategie differenti" sulla Grecia, con la prima che chiude a una ristrutturazione del debito e il secondo che non cede supensioni e lavoro. Una "grossa contraddizione" alla luce della quale il governo greco "ha deciso di non legiferare sulle riforme prima di un accordo" con i creditori. Lo si legge in un comunicato dell'esecutivo Tsipras. A causa di "questa impossibilità di intesa tra le istituzioni non può esserci un compromesso". E secondo Atene questo deriva "da una responsabilità esclusiva" dei creditori.
Martedì nero per i mercati finanziari.
Borse europee in forte calo e vendite diffuse su tutti i titoli
di Stato dell'area euro. Torna lo spauracchio della Grexit e
cresce l'avversione al rischio degli investitori che scappano
dagli asset in euro. L'indice azionario Eurostoxx600 al termine
delle contrattazioni lascia sul terreno l'1,46%. Significa che in
una sola giornata sono andati in fumo 125 miliardi di euro in
termini di capitalizzazione.
In genere la fuga dall'azionario è compensata da flussi di
acquisti sul reddito fisso e invece gli investitori hanno venduto
a mani basse tutti i bond del club dell'euro, dal Btp italiano al
Bund tedesco. Il risultato è una drastica salita dei rendimenti
che sono tornati ai livelli di inizio anno azzerando l'effetto
del Quantitative easing della Bce.
A provocare l'ondata di preoccupazioni tra gestori e investitori
le notizie sulla linea dura da parte del Fmi nei confronti di
Atene. Secondo quanto ha scritto il Financial Times il capo
dipartimento per l'Europa del Fmi avrebbe comunicato ai ministri
delle finanze europei che la Grecia è talmente indietro rispetto
alla tabella di marcia delle riforme e degli aggiustamenti ai
conti pubblici che l'istituzione con sede a Washington potrebbe
sborsare la sua quota di aiuti solo a condizione che i paesi euro
accettino di svalutare in modo consistente i loro crediti nei
confronti di Atene.