Economia

La crisi di Ateme . Grecia, fallisce negoziato. Crollano le Borse

lunedì 15 giugno 2015
​È rottura tra la Grecia e creditori internazionali al tavolo tecnico di Bruxelles. Borse europee pesanti alla ripaertura dopo il week-end. Vero e proprio tonfo ad Atene, con un calo superiore al 6%, mentre cedono il passo le piazze principali, compresa Milano. Anche lo spread sente la crisi greca, ed apre sopra 150 punti e rendimento al 2,3%. Intanto il ministro delle Finanze di Atene Varoufakis esclude una Grexit come soluzione ragionevole, ma aggiunge che "nessuno può escludere tutto: io non posso escludere che una cometa impatti la Terra".   Inutili i tentativi di arrivare ad un accordo con l'Ue che incalza Atene: così non va. "Sebbene qualche progresso sia stato fatto, il negoziato non è riuscito, poiché resta una significativa distanza tra i piani delle autorità greche e le richieste di Commissione, Bce e Fmi", hanno spiegato dall'esecutivo Ue, sottolineando che la distanza significativa è "nell'ordine dello 0,5-1% del Pil, o l'equivalente di due miliardi di euro di misure fiscali permanenti su base annuale". Ed "inoltre la proposta greca resta incompleta". E così è fallito il tentativo del presidente della Commissione Ue, Jean Claude Juncker, di arrivare ad un accordo con la Grecia prima della riapertura dei mercati. La palla passa ora all'Eurogruppo di giovedì prossimo ma lo stesso Juncker resta convinto che "con maggiori sforzi sulle riforme da parte della Grecia e volontà politica da parte di tutti, una soluzione può ancora essere trovata prima della fine del mese". Il comportamento di Atene sta provocando una crescente irritazione in Germania. Questa volta a battere i pugni sul tavolo è il ministro dell'economia tedesco e vice-cancelliere, Sigmar Gabriel, da sempre più colomba che falco nei confronti di Tispras. "L'ombra di una uscita della Grecia dall'Euro sta diventando sempre più visibile" ma Berlino "non si farà ricattare" per trovare un accordo sul salvataggio, "non si farà spingere ad accettare qualsiasi cosa", afferma il vice della Merkel, avvertendo il governo ellenico che "la pazienza dell'Europa sta finendo" e che Tsipras deve portare avanti le stesse riforme che il precedente governo di Samaras si era impegnato a fare, se vuole raggiungere un accordo. L'accordo tra Atene e creditori è necessario per sbloccare l'ultima tranche da 7,2 miliardi di aiuti finanziari, che sono fondamentali per garantire il futuro del Paese ellenico nell'Eurozona. Il 30 giugno prossimo la Grecia dovrà restituire 1,6 miliardi di euro al Fondo Monetario Internazionale e il 20 luglio rimborsare alla Bce ben 3,5 miliardi di euro di titoli, detenuti da Francoforte, in scadenza. Per la Grecia "il tempo sta finendo e stanno aumentando le probabilità che non si raggiunga un accordo" ha detto il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann.