La prova. Grandland di nome e di fatto: Opel rilancia l'orgoglio tedesco
La nuova Opel Grandland
Col rispetto e le dovute proporzioni, Opel Grandland si propone come uno dei cambiamenti che hanno segnato la storia della grande Germania: questa pietra miliare ha valore industriale e il sapore di quelle evoluzioni capaci di lasciare un segno nel settore di riferimento, nella fattispecie in campo automobilistico. Perché richiama alcuni valori forti, lo hanno sottolineato i dirigenti Opel nelle varie tappe, in fase di anticipazione, presentazione, lancio, test stradale della nuova generazione di questo Suv. Richiami che sottolineano l’appartenenza: vettura tedesca, fatta in casa, Made in Germany, insomma “il nuovo Opel Grandland è progettato, ingegnerizzato e costruito in Germania”. Orgoglio (ed energia), e non solo per il fatto di essere la prima Opel nata su piattaforma STLA Medium di Stellantis, dedicata all’elettrificazione, ibrida ed elettrica con la capacità di fornire un’autonomia di 700 km con la batteria a maggiore capacità, forte di tecnologia avanzata e ampi spazi per viaggi comodi e sicuri.
Com'è. Opel “ha fatto le cose in grande…”, anzi in Grandland: Suv spazioso, ideale per famiglie, per viaggi a pieno carico (bagagliaio da 1.645 litri), comodo e ricco di soluzioni innovative, elegante senza eccessi stilistici, studiato con criteri moderni per ridurre l’impronta di anidride carbonica e attenzione ambientale, utilizzando batterie riciclabili e riparabili, materiali riciclati negli interni e senza elementi cromati sulla carrozzeria dal design pulito. Grandland vuol essere un manifesto della "Greenovation made by Opel".
Coma va. La nuova Grandland su strada non tradisce le attese sia nel 48V sia nel potente elettrico puro: agile nonostante le dimensioni (lungo m. 4,65) e il peso, solidità e comodità portata da sospensioni ben tarate e da interni salottieri con sedili ergonomici certificati AGR (una fessura allevia la pressione sul coccige), sistemi di sicurezza avanzati, tra cui funzioni come Night Vision per una illuminazione superiore, nuovi fari a matrice Intelli-Lux HD da 50.000 elementi, la mascherina luminosa Vizor estesa su tutto il frontale, sistemi che permettono di individuare al meglio ostacoli, umani e non, e prevenire pericoli. La plancia è sviluppata in orizzontale, con un super touch screen da 16” e un quadro strumenti sottile ma supportato da un head up display proiettato sul parabrezza che ospita più informazioni e mantiene lo sguardo diretto alla strada. C’è anche un nuovo pixel box centrale semitrasparente illuminabile per la ricarica wireless.
Quanto costa. Opel Grandland Hybrid ha un listino italiano che parte da 35.500 euro per la versione ibrida 48V, il primo passo per chi non si sente pronto a calarsi nel mondo dell’elettrificazione al 100%, sale a 42.500 euro per l’ibrido plug-in e a 40.950 euro per l’elettrica pura dalla spinta non indifferente e superiore. Scelte legate al tipo di uso che si fa della vettura.