Economia

CONFRONTO SULLA CRISI. Incontro governo-parti sociali: a settembre misure condivise

giovedì 4 agosto 2011
Si è tenuto a Roma l'incontro tra le parti sociali e il governo per trovare soluzioni alla crisi che attanaglia il Paese. Confindustria, sindacati e le altre associazioni di categoria hanno presentato un documento comune basato su cinque punti. "Occorre intervenire subito con riforme che intervengano su fisco, costi della politica, energia, municipalizzate e infrastrutture. Dopo il rigore occorre creare le condizioni per lo sviluppo" ha sintetizzato il segretario generale dell'Ugl, Giovanni Centrella. Nel documento le parti sociali hanno ammonito il governo: "Il momento è grave. Va affrontato con la massima determinazione senza cercare scuse o scappatoie".Il governo ha ascoltato le proposte e ha rilanciato con un'agenda di otto punti, chiedendo di condividerla: pareggio di bilancio e libertà economica nella costituzione; riforma assistenziale e fiscale e contrasto all'evasione; modernizzazione delle relazioni industriali e del mercato del lavoro; finanze e reti di impresa con internazionalizzazione; accelerazione opere pubbliche, delle reti energetiche e delle nuove reti di telecomunicazione; privatizzazioni anche dei servizi pubblici locali e liberalizzazioni; costi della politica e semplificazione della politica della burocrazia e delle funzioni pubbliche e sociali centrali e locali; diffusione delle nuove tecnologie, fondi strutturali europei e Mezzogiorno.Il ministro Tremonti ha anche ribadito la necessità di cambiare il sistema delle tasse. "Non vogliamo rinunciare alla riforma fiscale. Se la delega assistenziale va avanti, riusciamo a fare quella fiscale".Sulla base di questa agenda, l'obiettivo del Governo è presentare "nei primi giorni di settembre provvedimenti sui singoli argomenti condivisi con le parti sociali". Positiva la reazione di Confindustria. "L'agenda del governo riprende alcuni dei nostri punti" ha detto Emma Marcegaglia. "Ora attendiamo di capire se verranno affrontati con urgenza". "La discussione di stamattina mi lascia ottimista sulla volontà di tutti di tirarsi su le maniche e lavorare per  unire le forze e individuare azioni congiunte per rafforzare il Paese" ha commentato Berlusconi.