Economia

Big tech. Google vicina all'accordo per acquisire Wiz per 23 miliardi

lunedì 15 luglio 2024

Alphabet, la holding a cui fanno capo Google e altre società controllate, sarebbe in trattative avanzate per acquisire la startup specializzata in sicurezza informatica, Wiz, per circa 23 miliardi di dollari.

La notizia è stata data dal Wall Street Journal che ha descritto questa possibile operazione nella nella più grande acquisizione della storia del gruppo tecnologico.
Wiz rappresenta una delle compagnie software in più rapida crescita a livello globale: fornisce soluzioni di cybersecurity basate sul cloud con rilevamento delle minacce in tempo reale e risposte basate sull’intelligenza artificiale. La start-up, guidata dal fondatore israeliano ed ex dirigente Microsoft Assaf Rappaport, è stata valutata di recente a 12 miliardi di dollari. Tra i suoi finanziatori ci sono alcune società di venture capitalist della Silicon Valley, tra cui Sequoia Capital, Andreessen Horowitz, Index Ventures e Lightspeed Venture Partners.

Wiz, che annovera tra i suoi clienti gruppi multinazionali tra cui Salesforce, Mars e BMW, nell'aiutare le aziende a proteggere i programmi nel cloud ha notevolmente aumentato i suoi utili: si parla di 100 milioni di dollari in ricavi ricorrenti annuali dopo 18 mesi e 350 milioni di dollari in ricavi ricorrenti annuali nel 2023.
Dovesse arrivare il sodalizio di Big G con Wiz sarebbe in linea con ciò che il colosso americano già offre quando si tratta di difendere le reti degli utenti aziendali: Wiz è già partner di Google per alcune soluzioni e ad esso la compagnia dedica una pagina dei servizi offerti tramite Google Cloud. L’acquisizione di Wiz segnerebbe un ulteriore grande passo avanti per Alphabet nel campo della sicurezza informatica, due anni dopo l'acquisizione di Mandiant per 5,4 miliardi di dollari. Mentre l'ultimo grande affare di Alphabet è avvenuto più di un decennio fa con l’acquisizione di Motorola Mobility per 12,5 miliardi di dollari.

Ad ogni modo la trattativa potrebbe essere soggetta alle valutazioni dell'autorità antitrust. Attualmente, Google deve già rispondere a varie procedure in corso negli Stati Uniti, tra cui una causa intentata dal Dipartimento di Giustizia sull'eventuale abuso di posizione dominante nel campo della ricerca online e un'altra riguardante gli strumenti di pubblicità digitale.