Sicurezza. Gomme invernali, fondamentali sotto i 7 gradi
Spazi di frenata decisamente più contenuti, tenuta di strada più elevata, comportamento del veicolo più lineare e prevedibile, maggiore direzionalità in curva e performance migliori: il vantaggio prestazionale delle gomme invernali sulle estive è notevole quando le temperature cominciano a scendere sotto i 7 gradi. Per dimostrare l'efficacia di questo tipo di pneumatico e la maggior sicurezza garantita con i climi rigidi, Assogomma ha organizzato al Sestriere una sessione di test di guida su neve, ghiaccio e asfalto asciutto. Le prove comparative, effettuate con zero gradi, hanno messo in evidenza la superiorità degli pneumatici marchiati M+S, evidenziando come a livello di sicurezza sia preferibile la loro scelta all'opzione coperture estive e catene a bordo, comunque permessa dalla legge nelle aree del Paese dove per motivi climatici sono vigenti restrizioni alla circolazione dal 15 novembre al 15 aprile.
In tutti e cinque i test messi a punto per l'evento dall'Associazione fra le Industrie della Gomma Cavi Elettrici ed Affini, le gomme invernali hanno infatti mostrato una resa superiore alle estivi e hanno permesso ai giornalisti alla guida di controllare con più sicurezza i veicoli. Si è cominciato con le prove su fondo imbiancato: innanzitutto una di accelerazione in rettilineo con partenza da fermo, una con veicoli a trazione integrale di salita con arresto e ripartenza e di discesa con frenata. A queste, è seguito un anello per verificare, sempre su neve, la tenuta di strada con diverse tipologie di equipaggiamento, compresa la soluzione mista due gomme estive e due invernali, permessa dalla legge perchè prevista dalla normativa europea ma sconsigliata dalla Direttiva Ministeriale del 30 gennaio 2013. Proprio questa ha mostrato grandi limiti in curva, su fondo innevato, con marcati rischi di testacoda. Nella decelerazione su fondo innevato da 25 km/h a 5 km/h, con le invernali si sono registrati spazi medi di 23,86 metri contro i 38,48 metri delle estivi. Nell'accelerazione da 5 km/h a 20 km/h, le Alfa Romeo Mito equipaggiate con i primi hanno fatto registrare un tempo di 3,71 secondi contro i 6,02 della seconda opzione. Gli altri veicoli impegnati negli esercizi sono stati delle Alfa Romeo Giulietta e Stelvio, delle Maserati Ghibli e delle Volvo V90. Le gomme utilizzate sonio state di Continental, Michelin, Bridgestone, Goodyear e Pirelli.
A fine sessione, Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma, ha chiarito come il cambio di treno di gomme per affrontare l'inverno non rappresenti un reale maggior costo per gli automobilisti ma un'opportunità per viaggiare più sicuri. «E' ovvio - ha sottolineato - che alla guida si consumano gli pneumatici montati... I dati del mercato del ricambio dello pneumatico da autovettura lo confermano: da 14 anni a questa parte si è sempre attestato sui 28-30 milioni di pezzi. Semplicemente è variata la mix dal 2010, da quando è cambiato il Codice della Strada, prevedendo dal 15 novembre al 15 aprile gli invernali o le estive con catene a boirdo. Si è, così, passati da meno di un milione di pezzi di M+S a 10 milioni di invernali con pittogramma alpino. Da ricordare che dallo scorso novembre le norme europee prevedono la distinzione fra i due tipi di invernali. Ci sono quelli con la sola marcatura M+S e quelli che hanno anche il pittogramma alpino: una montagna con tre picchi e all'interno con il fiocco di neve. La prima è un'autocertificazione del Costruttore, la seconda viene concessa solo dopo il superamento di determinati test. Come Assogomma consigliamo questi ultimi».