Economia

IL MONDO E LA CRISI. «Goldman, frode sui mutui» E torna il panico sui mercati

Pietro Saccò sabato 17 aprile 2010
La crisi finanziaria che ha sconvolto il mondo ha dei precisi colpevoli. Tra loro, secondo la Securities and Exchange Commission americana, c’è Goldman Sachs. La banca d’affari capace di attraversare senza troppi danni la burrasca dei mercati che ha travolto altre regine di Wall Street da ieri è accusata di avere organizzato, nell’aprile 2007, una truffa miliardaria basata sui mutui subprime. Goldman è il primo colosso finanziario a cui la Sec – l’agenzia federale che vigila sui mercati negli Stati Uniti – abbia addebitato responsabilità penali o civili legate ai mutui che hanno scatenato la crisi. La notizia ha mandato i mercati nel panico. Il titolo Goldman ha perso più del 10%, trascinando ovunque verso il basso le azioni delle banche. Wall Street ha perso l’1,5%, mentre tra le Borse europee Milano, la peggiore, ha lasciato il 2,2%, Parigi e Francoforte il 2%, Londra l’1,4%.La ricostruzione della Sec è il racconto della complessa preparazione di un’autentica trappola. Nell’aprile di tre anni fa, John A. Paulson, a capo di Paulson & Co., uno dei fondi speculativi più grandi del mondo, ha chiesto a Goldman Sachs di preparare un derivato che mettesse assieme una serie di titoli obbligazionari – dei cdo, collateralized debt obligation, scelti da lui – basati sui mutui subprime. Sicuro che il mercato immobiliare americano fosse sul punto di crollare, e quindi deciso a scommettere contro il mattone, Paulson aveva selezionato attentamente i titoli ai quali le agenzie di rating avevano dato un giudizio positivo nonostante la loro elevata rischiosità. Goldman, che per questa operazione ha incassato 15 milioni di dollari da Paulson, ha seguito le indicazioni del finanziere: il vicepresidente Fabrice Tourre ha preparato così Abacus 2007-Ac1, un cdo riempito di obbligazioni legati ai mutui subprime rivenduto a banche straniere e investitori vari per un ammontare totale di 10,9 miliardi di dollari. A chi comprava pezzi di Abacus, Goldman spiegava che i titoli sottostanti a questo derivato erano stati selezionati da Aca Management, una società di gestione del rischio che aveva formalmente organizzato il cdo. L’investitore non poteva sapere che a scegliere quei titoli era stato invece lo stesso finanziere che stava scommettendo sulla loro insolvenza.Infatti Paulson comprava i credit default swap necessari ad assicurarsi contro il default dei vari prodotti finanziari contenuti in Abacus, e lo stesso faceva Goldman Sachs. Dopo cinque mesi dal debutto – siamo all’ottobre del 2007 – l’87% dei titoli sottostanti ad Abacus aveva subito un taglio di rating, il 17% era stato messo in credit watch negativo. Il 29 gennaio del 2008, a nemmeno un anno dalla sua entrata nel mercato, il 99% di Abacus era stato tagliato. Gli investitori che sono cascati in quella che per la Sec è stata una truffa hanno perso, fino ad oggi, 1 miliardo di dollari in questa operazione. Mentre Paulson, ammirato dai salotti della finanza, negli ultimi tempi, come uno dei pochi che avevano previsto la crisi, scommettendo contro i subprime ha guadagnato 3,2 miliardi nel solo 2007. Sono stati i cds a mandare in bancarotta Aig, la compagnia assicurativa salvata dal governo americano con 180 miliardi di dollari.Goldman respinge le accuse, definendole completamente infondate e promettendo battaglia per difendere la sua reputazione. La stampa americana sta già tirando fuori alcune email del vicepresidente indagato, Tourre – un 31ennne francese laureato a Stanford – che certo non aiutano la causa: il 23 gennaio 2007 il giovanissimo banchiere scriveva a un amico: «L’intero edificio sta per crollare da un momento all’altro...Solo un potenziale sopravvissuto, il Fabulous Fab (cioè lui stesso, ndr)...ancora in piedi, in mezzo a tutti questi complessi prodotti esotici da lui creati senza necessariamente capire tutte le implicazioni di queste mostruosità».