Economia

Giovani e lavoro. Gli ex Neet creano 750 nuove imprese

Redazione Romana venerdì 15 gennaio 2021

Un grafico sull'andamento delle domande ammesse

La ripresa economica dai colpi inferti dal Covid-19 parte dalle iniziative progettuali per intercettare i fondi del Next Generation Fund, soprattutto rivolte ai giovani. Progetti in grado di portare risultati concreti. Come quelli che hanno accompagnato al finanziamento circa 750 imprese italiane guidate da ex Neet (Not in Education, Employment or Training- Non studiano e non lavorano) che negli ultimi quattro anni, attraverso percorsi di formazione e accompagnamento hanno visto nascere 530 nuove imprese finanziate con Selfiemployment e 212 dal programma Resto al Sud. Piccole aziende nate e cresciute anche durante la pandemia, grazie al successo di due iniziative (Yes I start up e Supporto per l'accesso alla misura Selfiemployment) del programma Garanzia Giovani, promosse da Anpal-Agenzia Nazionale Politiche Attive del lavoro, nell'ambito del Pon Iog dell'Unione Europea.

Yes I start up e il progetto di Supporto per l'accesso alla misura Selfiemployment fanno parte di un programma per la formazione all'autoimpiego e l'accompagnamento alla creazione di un'attività d'impresa, attuato dall'Enm-Ente nazionale per il microcredito, in accordo con Anpal. «Il progetto Yes I start up e il progetto di Supporto alla misura Selfiemployment nascono con lo scopo di garantire azioni di informazione, coinvolgimento dei giovani, formazione e accompagnamento, realizzate in maniera sinergica e capillare su tutto il territorio nazionale, attraverso una rete di soggetti attuatori, agenti territoriali e sportelli informativi, nell’ambito di un accordo istituzionale tra Anpal ed Enm – spiega il direttore generale di Anpal Paola Nicastro –. È importante sottolineare che realizzano, di fatto, una sinergia pubblico-privato tra Anpal, Enm, Invitalia e una rete capillare di soggetti attuatori scelti tra enti e agenzie formative, Università, Camere di commercio, associazioni che consentono di svolgere azioni di prossimità rispetto al target Neet. Target che da quest'anno vede anche il coinvolgimento di donne e disoccupati di lunga durata, su tutto il territorio nazionale».

Yes I start up mette in campo azioni di formazione e accompagnamento personalizzato rivolte a ragazzi che non abbiano oltre i 29 anni, né occupati né in cerca di un lavoro, che dal 2018 a oggi hanno supportato oltre 2.400 Neet. Giovani aspiranti imprenditori che sono stati formati e seguiti fino alla creazione del proprio business plan, con il supporto degli agenti territoriali coinvolti nel progetto di accompagnamento alla misura Selfiemployment che ha curato le azioni di informazione, comunicazione e coinvolgimento a livello territoriale dei Neet attraverso la rete degli sportelli microcredito. La metà di loro ha deciso di proseguire il percorso ed è stata guidata sino alla presentazione della domanda per accedere ai fondi di Selfiemployement stanziati dalla misura 7.2 del Pon Iog. Si tratta di un fondo di microcredito e piccoli prestiti per la creazione e l'avvio di attività imprenditoriali, gestito da Invitalia, e che prevede l'erogazione di un prestito senza interessi e necessità di garanzie reali o personali per importi da 5mila a 50mila euro. In seguito agli ottimi risultati raggiunti, Yes I start up è stato eletto dal Comitato di sorveglianza del 2019 come buona pratica. «Non basta stanziare risorse per garantire che nuove imprese nascano, ma è necessario prevedere idonei strumenti di accompagnamento capaci di orientare i destinatari verso scelte ponderate e consapevoli – precisa Francesco Verbaro, responsabile scientifico di Yes I start up –. Ogni nuova impresa per poter sopravvivere in mercati estremamente competitivi deve nascere su un piano di impresa solido e soprattutto se l'aspirante imprenditore è un giovane, è necessario assicurargli un adeguato percorso di preparazione. Come hanno dimostrato le crisi degli ultimi anni e come confermato dai dati, oggi non ci si può improvvisare imprenditore o professionista soprattutto in un contesto storico in cui la digitalizzazione ha reso più ampia e sfidante la competizione. Vale soprattutto per le pmi l'obbligo dell’aggiornamento e della formazione continua».

Le due iniziative dell'Enm, Yes I Start Up (dedicato allaformazione dei Neet) e la misura Selfiemployment hanno ottenuto un grande successo avendo consentito di creare 530 imprese con investimenti complessivi per oltre 17 milioni di euro, con una media di 32 mila euro a progetto. Considerando anche i finanziamenti concessi ai 212 Neet che hanno presentato domanda per l’accesso al programma Resto al Sud (sempre dopo il percorso formativo di Yes I Start Up), per progetti di entità più cospicua e investimenti complessivi di oltre 14 milioni di euro, il totale delle imprese sale a 742 con un ritorno in investimenti di oltre 31milioni di euro. Le iniziative operano attraverso una rete di sportelli e agenti territoriali composta da oltre 450 soggetti attuatori sul tutto il territorio nazionale per aiutare i Neet a presentare le domande di finanziamento al Fondo Selfiemployment. Di anno in anno il numero delle imprese nate è lievitato, grazie al supporto dei due progetti dell'Enm, con 92 nuove costituzioni nel 2020, nonostante la crisi economica innescata dalla pandemia Covid-19. Il numero di aziende create grazie a Yes I Start Up e il Supporto per l’accesso a Selfiemployment ha segnato una crescita di circa il 200% rispetto alla prima fase del programma Garanzia Giovani (2016-2018). Il progetto Yes I start up propone un modello innovativo e totalmente replicabile, tanto da essere già stato attivato, nell’ottobre 2018, anche dalla Regione Calabria, con risultati notevoli: 830 Neet formati, 646 domande di finanziamento presentate e più di 360 aziende ammesse a finanziamento fino a oggi. Cifre importanti in un territorio al nono posto in Europa per tasso di disoccupazione (dati Eurostat 2019). In Calabria il modello è stato replicato anche per il target professionisti con Yes I start up professioni avviato nel mese di ottobre 2020. E nel 2021 partirà anche un progetto per gli over 30 basato sullo stesso modello, con risorse regionali. Queste iniziative hanno permesso alla Regione Calabria di impiegare proficuamente le risorse della misura 7.1 regionale con risultati tangibili, non soltanto in termini di spesa (oltre tre milioni di euro, quasi tutti già rendicontati), ma anche di risultati concreti in termini di ricadute sul territorio, sia per i soggetti formatori che per il numero di aziende create. Anche nell’ambito del Pon Spao il modello Yes I start up è stato replicato per preparare all’avvio di impresa un nuovo target rappresentato da donne e disoccupati di lunga durata in avvio nel 2021. Come spiega Nicola Patrizi, project manager di Yes I start up:«Il nostro modello di lavoro è stato concepito per rendere più efficiente le misure di finanza pubblica finalizzate alla creazione di impresa, curando gli aspetti preliminari della formazione e dell’accompagnamento personalizzato sino alla definizione del business plan, in tal modo gli aspiranti imprenditori prendono coscienza e consapevolezza della propria idea di impresa ed hanno maggiori chance di successo. Il modello proposto non crea nuove strutture formative ma utilizza quelle già presenti sul territorio, fornendo però supporti e strumenti sia ai soggetti attuatori che coinvolgiamo per l’erogazione dei percorsi di formazione sia ai destinatari. In particolare la piattaforma informatica di gestione, integrata con la Fad, consente di semplificare i processi attuativi e assicurare una formazione di qualità anche nelle fasi di lockdown. Nell'edizione 2021 tutto sarà gestito praticamente senza documenti cartacei e in via sperimentale sarà offerto un modulo di collegamento on line con i Centri per l'impiego per garantire la presa in carico dei destinatari che saranno coinvolti nei corsi di formazione».

In risposta alla crisi pandemica che ha impedito lo svolgimento per parecchi mesi delle attività d'aula frontali, il progetto Yes I start up ha infatti lanciato già da maggio 2020 una piattaforma Fad sincrona, autoprodotta, fornita a tutti i soggetti attuatori della rete che in tutta Italia erogano i percorsi formativi secondo il modello predefinito dal progetto. La piattaforma, diventata in poco tempo un vero e proprio sistema gestionale integrato, permette oggi di svolgere le attività totalmente in smart working e continuare a formare i Neet in maniera pratica ed efficiente, con docenti appositamente formati.

L'identikit delle aziende e degli imprenditori finanziati. Esercizi per il commercio all’ingrosso e al dettaglio, officine per la riparazione di veicoli, servizi di alloggio e ristorazione, produzioni manifatturiere sono, in prevalenza, le nuove aziende attecchite sul territorio nazionale nell'ultimo quadriennio, costituite per la gran parte in forma di ditta individuale, guidate per lo più da uomini (il doppio delle donne coinvolte), di nazionalità italiana, (con pochissime presenze straniere, in particolare di romeni, albanesi, tedeschi, ucraini, marocchini, afgani, venezuelani e ivoriani), con diploma di scuola superiore secondaria (e qualche laureato in percorsi triennali, con nuovo ordinamento). Il Sud fa la parte del leone, con tante realtà che hanno aperto i battenti in Campania, Sicilia, Puglia, Abruzzo; il Centro si distingue con il Lazio, mentre il Nord non brilla per nuovi casi, a eccezione del Veneto.