Mercato. Giulia e Stelvio, Alfa Romeo riparte dalla gamma più sportiva
Il quadrifoglio è una fascinosa variazione del trifoglio bianco. Si manifesta con la presenza di quattro foglioline invece di tre. L’incidenza stimata di quadrifogli sul totale dei trifogli bianchi è di circa uno su diecimila. La rarità del quadrifoglio ha fatto nascere in varie culture i miti più differenti, il più comune dei quali è che trovarne uno sia simbolo di buona sorte, come anche porne uno sotto il cuscino possa propiziare bei sogni. Ogni foglia rappresenterebbe qualcosa: la prima è per la speranza, la seconda per la fede, la terza per l’amore e, ovviamente, la quarta simboleggia la fortuna. D’accordo, l’abbiamo presa un po’alla larga e con qualche fantasiosa licenza dato che, obbiettivamente, rimane un po’ difficile, anche in tempi virtuali come questi, mettere sotto il cuscino una Giulia o una Stelvio Quadrifoglio, tuttavia il botanico incipit giustifica ampiamente il successo e la buona sorte che accompagna, da sempre, la flotta “Quadrifoglio” Alfa Romeo.
In verità dalla sua prima comparsata, nella Targa Florio del 1923, quando il pur bravo pilota Ugo Sivocci, decise di dipingere un quadrifoglio sulla sua Alfa RL per scacciare la sfortuna che sembrava gli si fosse appiccicata addosso e, merito o no di, quell’amuleto vinse quell’edizione. E oggi? Oggi, mentre Alfa Romeo celebra il suoi primi 110 anni, le nuove Giulia e Stelvio Quadrifoglio sono sempre più verdi. Sotto al cofano della berlina e della Suv sportive risuonano ancora il 2.9 V6 da 510 CV e 600 Nm, a bordo troviamo tutte le principali recentissime tecnologie di assistenza alla guida semiautonoma di livello 2 e, tra gli altri plus, il sistema multimediale con schermo tattile da 8,8 pollici, un hot spot Wi-Fi, che può supportare fino a otto devices e il massimo di personalizzazione per gli interni e la carrozzeria.
Le nuove Quadrifoglio hanno volante e leva del cambio ridisegnati: in opzione saranno disponibili le cinture di sicurezza colorate (nero, rosso o verde), la finitura di pelle traforata dei sedili sportivi in alternativa a quella di pelle e Alcantara di serie e i sedili Sparco con guscio di carbonio. Il cambio automatico ZF a otto marce è stato aggiornato e ora propone tempi di variazione di rapporto di 150 millesecondi nella modalità di guida “Race”. E, a proposito di grinta, dirà la sua il nuovo impianto di scarico sportivo Akrapovič coi terminali in carbonio. Giulia e Stelvio Quadrifoglio 2020 si faranno notare per la finitura nero lucido dei badge e del trilobo frontale, e le inedite verniciature ispirate ai 110 anni della Casa e in particolare alle glorie del passato: come il Verde “Montreal”, che debuttò esattamente cinquant’anni fa, il Rosso “Villa d’Este”, l’Ocra “GTJunior”. Saranno ordinabili dai prossimi mesi. Non si conosce ancora il listino delle due vetture ma è ipotizzabile un prezzo vicino alle versioni attualmente disponibili, dunque sui 90 mila euro.