Economia

Rapporto Moneyval. Ue: ok antiriciclaggio Santa Sede

Salvatore Mazza venerdì 13 dicembre 2013
In «un tempo breve» la Santa Sede «ha intrapreso numerose misure legislative e non, per porre rimedio alle lacune indicate nel rapporto del 2012 di Moneyval in tutti gli ambiti relativi all’Aml/Cft». Così Moneyval, il Comitato Ue di esperti per la valutazione delle garanzie contro il riciclaggio e il finanziamento del terrorismo, promuove nella sua valutazione quanto messo in atto dal Vaticano su quelle materie. Un giudizio accolto con soddisfazione dall’Aif, l’Autorità di Informazione Finanziaria della Santa Sede, il cui direttore René Brülhart, in una dichiarazione alla Radio Vaticana, ha detto: «Abbiamo fatto i compiti a casa».Sebbene «debbano essere affrontate» ancora alcune questioni – e tra queste la verifica pratica della nuova «struttura legale per la criminalizzazione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo» – per Moneyval ora in Vaticano «è operativo un nuovo sistema più completo per il congelamento dei fondi associati al terrorismo, in ottemperanza a quanto disposto dalle Risoluzioni 1267 e 1373 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite». Allo stesso tempo sono in corso «processi di revisione per assicurare che le istituzioni finanziarie, nei territori della Santa Sede/Città del Vaticano, sappiano chi siano i propri correntisti e che le misure di identificazione e di verifica possono essere applicate anche nei loro riguardi, in sintonia con gli standard internazionali». Come conseguenza, «sono stati chiusi alcuni conti ed è stato segnalato un importante numero di transazioni sospette nell’anno 2013. L’Aif sta attualmente analizzando tali transazioni che, qualora fosse necessario, saranno riportate al Promotore di Giustizia».Nella sua dichiarazione Brulhart ha espresso «soddisfazione» per come il Progress Report del Vaticano è stato ricevuto dall’assemblea plenaria di Moneyval: «Le discussioni sono state molto costruttive anche se realmente piuttosto brevi; quindi non ci sono stati grandi dibattiti in merito al fatto che fosse opportuno ricevere o meno la Relazione. Credo che siamo sulla strada giusta».