È necessario creare lavoro per i giovani per far crescere la domanda interna. Lo ha detto oggi il ministro del Welfare
Enrico Giovannini, richiamando l'attenzione sul problema dei Neet, i giovani di 18-29 anni che non studiano e non lavorano."Bisogna mettere il carro davanti ai buoi. Se noi aspettiamo l'elasticità con cui la ripresa produrrà lavoro, ne parliamo tra qualche anno", ha detto Giovannini intervenendo a un convegno di Confindustria."Investire oggi in assunzioni, tirocini, negli strumenti creati anche con questo decreto [sull'occupazione per i giovani], è un investimento sulla domanda interna futura. Il decreto, concretamente, dà maggiori strumenti per chi vuole fare ripartire l'Italia mettendoci del suo".A proposito dei giovani disoccupati e dei Neet, Giovannini ha detto che si tratta di "un enorme bacino di persone che non stiamo utilizzando. Per i Neet buttiamo 25 miliardi di capitale all'anno".Il ministro ha spiegato che se il Paese non riuscirà a creare occupazione per i giovani "il peso di 2,2 milioni di Neet ci porterà a fondo. Perché è con l'innovazione e la generosità dei giovani che si fa il salto".Quello del lavoro dei giovani, ha spiegato il ministro, "è un impegno di tutto il Paese. Non può essere solo il governo a occuparsene, anche se abbiamo strappato un altro miliardo a Bruxelles: non basterà".