Il progetto. Giovani per i giovani di Napoli
Formazione e inserimento nel mondo del lavoro di giovani studenti svantaggiati della periferia partenopea. Parte Giovani per i giovani di Napoli, il progetto destinato a ragazzi e che punta alla prevenzione e alla lotta alla povertà attraverso l’inclusione sociale.
Dopo la positiva esperienza di Sogni e bisogni giovanili, il progetto che ha coinvolto oltre 200 giovani studenti in attività di formazione e inserimento nel mondo del lavoro, per un totale di 200 ore di lezione e 300 ore di stage, l'Associazione di Promozione Sociale "Amici di Peterpan”, che da oltre 15 anni svolge attività a favore di giovani e famiglie disagiate a Napoli e provincia, rilancia con una nuova iniziativa che avrà una durata di sei mesi (fino al novembre 2018) e coinvolge giovani provenienti dal triennio dell’Ites (Istituto economico commerciale e turistico) “F. Galiani” di Napoli.
Cofinanziato dalla Cna Impresasensibile, l’Associazione Onlus di riferimento per Cna Nazionale, e dall’Ites “F. Galiani” di Napoli, con un contributo complessivo di 55mila euro, a valere sui del fondi 5 per mille, Giovani per i giovani di Napoli è destinato a oltre 40 ragazzi meritevoli ma in condizioni di disagio.
I giovani protagonisti del progetto hanno un’età compresa tra 16 e i 24 anni e sono selezionati dall’Associazione e dai docenti su una serie di criteri meritocratici e di condizioni sociali. Sono previsti due laboratori di orientamento al mondo del lavoro per un totale di 60 ore che dovranno portare i 40 giovani a fare la prima esperienza lavorativa in imprese della Cna Campania Nord- sede territoriale di Napoli.
Due volte al mese sono in programma incontri con imprenditori della Cna Campania Nord-sede territoriale di Napoli che porteranno la loro testimonianza e che inviteranno gli studenti a visitare le loro aziende e botteghe per toccare con mano le realtà che descriveranno.
Del totale dei partecipanti al progetto, 25 studenti saranno subito coinvolti in un’esperienza lavorativa retribuita dall’Associazione "Amici di Peterpan" in occasione del Comicon 2018, il salone internazionale del fumetto che si terrà alla Mostra d'oltremare di Napoli da domani, 28 aprile, al 1° maggio.
Ma non è tutto. Nell’ambito del progetto, all’interno dell’Istituto “F. Galiani” è aperto il Centro giovanile, uno spazio attrezzato con strumenti informatici e linea internet, aperto ai giovani ed attivo grazie alle sue operatrici, che offriranno supporto operativo per problematiche adolescenziali, orientamento al mondo del lavoro ed universitario, visite guidate ed incontri con rappresentanti del mondo del lavoro di Napoli.
Circa 20 ragazzi, inoltre, delle classi III e IV, svolgeranno visite culturali presso associazioni, impresi sociali, aziende testimoni di un riscatto sociale o di un’esperienza di valorizzazione del patrimonio artistico/culturale della città di Napoli.
Per circa 25 studenti che si diplomeranno quest’anno, poi, è previsto un corso avanzato di orientamento al mondo del Lavoro della durata di 30 e successivamente saranno abbinati ad una prima esperienza lavorativa in enti ed imprese partner della Cna Campania Nord e non solo.
E infine: saranno assegnate 20 borse premio, della durata di sei mesi a partire da maggio 2018, per attività sportive presso l’Associazione Kodokan onlus di Napoli.
«Negli ultimi tempi si parla spesso di orientamento al mondo del lavoro – commenta Antonio Del Prete, presidente dell'Aps "Amici di Peterpan” e coordinatore generale del progetto – uno strumento molto utile per fornire ai giovani, oltre alle conoscenze di base, le competenze necessarie a inserirsi nel mercato del lavoro. Noi lo facciamo con grande serietà, realizzando percorsi di qualità che consentano realmente di offrire un’opportunità a studenti meritevoli ma con poche possibilità. Orientamento vuol dire anche capire quale sia la propria strada e seguirla. Questo è un elemento molto importante in un periodo storico in cui si parla spesso e solo di baby gang a Napoli e di mancanza di voglia dei giovani di voler affrontare la sfida del mondo del lavoro. È la dimostrazione che ai giovani andrebbe data sempre una possibilità, anche di sbagliare e di imparare dagli errori».