Generazione Alpha/Zeta. Uno su due si interroga se proseguire gli studi
I giovani si interrogano sul futuro
Per quanto riguarda l’analisi sul futuro, nuovi metodi e personalizzazione del programma sono tra i principali auspici per i ragazzi se viene domandato loro di progettare la “Scuola del futuro”. Anche il fattore relativo al contesto ambientale rappresenta un elemento su cui si spera di vedere dei cambiamenti positivi, mentre meno interesse suscita la didattica a distanza. La scuola viene immaginata con un piano di studi personalizzato sui propri interessi in un edificio tipo campus con diversi spazi di aggregazione per studiare insieme, con lezioni in presenza. Solo il 3% vorrebbe che la Scuola rimanesse come è ora. L’atteggiamento verso il futuro è poco ottimista in particolare tra le ragazze e gli studenti di istituti tecnici o professionali. Si registra un aumento del pessimismo con il crescere dell’età. Infatti, solo il 41% del campione generale risulta ottimista per il futuro, ma l’analisi deve essere riportata chiaramente per ogni fascia di età: a 15 anni, uno su due degli intervistati vede il futuro come un’occasione e si sente ottimista; a 16 anni, questa percentuale scende al 43%, a 17 al 39% e ai 18 anni al 31%.
Avere una propria famiglia è la prospettiva più diffusa per il futuro, ma crescendo diminuisce l’intenzione di avere dei figli, a favore di una vita di coppia senza. E più si cresce, meno si vorrebbe restare nel proprio luogo di origine: gli studenti più grandi, infatti, si trasferirebbero all’estero o in una regione italiana diversa dalla propria molto di più rispetto ai più giovani. In generale, andando avanti con l’età, si ripongono aspettative più basse nei confronti della propria vita professionale futura: il 63% vuole essere autonomo e decidere da solo per il suo futuro, il 60% vuole fare un’esperienza lavorativa all’estero, il 55% crede che sia importante che il lavoro garantisca flessibilità negli orari. Il 23% non sa cosa vuole fare da “grande” ma intanto decide di vivere con i genitori e il 17% crede che sia importante trovare un qualsiasi lavoro, basta che dia uno stipendio.