Garanzia giovani, il programma che dovrebbe mettere a disposizione dei disoccupati (solo sotto i 29 anni) nuovi e innovativi servizi per avvicinarsi al mondo del lavoro, nel giro di un mese finalmente partirà. A gestirlo finora è stato Daniele Fano, chiamato dal ministro Enrico Giovannini a guidare la sua segreteria tecnica e all'interno della "Struttura di missione" che ha elaborato, con un lungo lavoro di concerto con le Regioni e le parti sociali, il piano italiano della
Garanzia giovani. Sul sito del Ministero è stato pubblicato il Rapporto sullo stato di avanzamento del progetto, che era stato presentato il 23 dicembre alla Commissione europea e che all'inizio di gennaio aveva avuto il via libera a procedere.In arrivo un miliardo e mezzo: 567 milioni di euro a titolo di
Youth Employment Initiative, cui si aggiungono altri 567 a carico del Fondo sociale europeo e 379 milioni di euro di co-finanziamento nazionale. In Italia, attraverso alcuni percorsi definiti insieme con le Regioni, sono previsti i contratti oppure percorsi di formazione-lavoro o con l'apprendistato o con i tirocini; percorsi di auto-imprenditorialità; il servizio civile; o infine incoraggiando il ritorno a percorsi di istruzione per i giovani che avessero abbandonato i percorsi scolastici.“Giudichiamo in modo positivo che l’autonomia di implementazione regionale sia stata canalizzata all’interno di un Piano operativo nazionale - afferma
Stefano Colli-Lanzi, Ceo di Gi Group -. A questo punto non c’è che da augurarsi che il programma parta davvero velocemente e che si fondi su tre pilastri fondamentali: le persone devono essere al centro. I soldi non devono essere destinati a infrastrutture oppure a incentivi all’assunzione, ma per sviluppare servizi di supporto alle persone che ne hanno bisogno, meglio se attraverso il meccanismo del voucher. I soggetti erogatori devono essere pagati al raggiungimento del risultato: ossia con il
placement della persona. I soggetti erogatori dei servizi sul territorio devono essere veramente in grado di prendere in carico le persone ed offrire efficaci percorsi di sviluppo. Da questo punto di vista i soggetti certamente più preparati sono le Agenzie per il lavoro, che svolgono questo compito da oltre 15 anni e che sono oggi pronte a mettere in campo tutte le loro competenze per un efficace raccordo pubblico-privato".In sostanza la
Garanzia giovani è un programma di occupabilità che mira ad aumentare le competenze e favorire l'incrocio domanda-offerta là dove è possibile, ma soprattutto spezzare il circolo vizioso che porta a allontanarsi dal mondo del lavoro e dello studio in maniera irrimediabile.