"Bisogna smettere i panni
del pessimismo", dice il segretario generale della Cei, monsignor
Nunzio Galantino, ospite di Confindustria al convegno dei
giovani imprenditori a Capri. "Le difficoltà ad andare avanti ci
sono tutte, ed hanno nomi diversi", dice accennando ai temi
toccati dal leader dei giovani industriali, Marco Gay, nella sua
relazione. "Il problema è trovare gente che abbia davvero voglia
di andare avanti. E anche come Chiesa è arrivato il momento di
fare anche noi proposte sempre più piene di speranza, ma di una
speranza vicina alla realtà, realistica".
E sul tema degli immigrati, sottolineato al convegno degli
industriali, dice: "Spero che non diventi un nuovo slogan vuoto
dire gli immigrati non sono un problema ma una risorsa. Servono
i fatti". L'Italia "non è preparata, siamo un popolo
accogliente, ma è evidente che oggi che ci sono delle difficoltà
si fa più fatica a dire di sì. Oggi sono in 27.050 accolti nelle
parrocchie: gli italiani sono gente che accoglie, questi sono
numeri. È chiaro che però tutto questo deve ora andare
diversamente".
E sul tema della legalità avverte: anche le leggi possono in
alcuni casi "fare il gioco dei furbi. Purtroppo le leggi possono
prestarsi anche a questo". Si vuole una "intelligenza del
legislatore, perchè bisogna sapere che alcune leggi in mano a
qualcuno possono far male. Se le leggi non si misurano con la
giustizia non ci portano da nessuna parte"; perchè "una legalità
fine a se stessa non serve a niente. O è finalizzata alla
Giustizia o non serve. Serve una legalità che ci porti ad essere
tutti più giusti".
Su crisi e lavoro "sono più preoccupato che impaurito": ci
sono "difficoltà, preoccupazione".
E con l'intervistatore Galantino scherza: "Mi devo guardare
dai giornalisti, perchè me ne hanno combinate di tutti i colori.
Sono sospettoso delle domande dei giornalisti". Perchè, cosa le
hanno fatto i giornalisti? "Se una persona dal nove agosto non
parla più e si ritrova sui giornali, qualcuno deve aver deciso
di fare questo. Ma io non so chi è stato. Diciamo che questa
estate faceva caldo".