Economia

Sicurezza. Alcol e droga al volante: una tuta “spiega” come ci si sente

Alberto Caprotti venerdì 27 gennaio 2017

Qui non si fa solo teoria. Il progetto sociale si chiama Driving Skills for Life: l'ha organizzato Ford - a riprova che vendere automobili per chi le costruisce non è l'unico obiettivo - e all'interno di un articolato approccio divulgativo sulla responsabilità alla guida comprende anche la possibilità di provare sofisticate attrezzature che trasmettono la simulazione dei terribili effetti dell'assunzione di alcol e sostanze stupefacenti. Il programma è stato lanciato nel 2013 e ha toccato 7 città (Monza, Milano, Padova, Pavia, Roma, Napoli e Palermo), coinvolgendo in totale oltre 2.500 ragazzi nella fascia d'età 18-25 anni. Giovani che hanno potuto acquisire una maggiore consapevolezza sulla guida responsabile, per evitare le distrazioni, imparare a riconoscere tempestivamente le situazioni di pericolo, controllare il veicolo in situazioni d'emergenza, gestire gli spazi e la velocità. Ma soprattutto hanno verificato l'importanza di capire quanto sia folle mettersi al volante ubriachi o sotto l'effetto di droghe.

Per far verificare direttamente sul proprio corpo cosa questo significhi, Ford utilizza due sofisticate tute - la Drinking Driving Suit e la Driving Drug Suit -, cui ora si aggiunge la Hangover Suit, un'altra apparecchiatura che, una volta indossata, è in grado di replicare i sintomi dei postumi di una notte di bagordi: chi la sperimenta prova (senza alcuna conseguenza) spossatezza, vertigini, testa pesante e difficoltà di concentrazione. L'attrezzatura è stata studiata infatti da Ford per alterare i movimenti e l'equilibrio tramite speciali tutori e fasciature asimmetriche e simulare stati allucinatori mediante cuffie e occhiali che producono riverberi colorati. Il senso di tutto ciò è far capire che mettersi alla guida il giorno dopo una notte di eccessi e magari anche senza aver riposato, anche quando si rientra entro il limite legale di alcool, può essere pericoloso quasi quanto mettersi al volante la notte stessa. La tuta, del peso di circa 17 chili, è costituita da uno speciale gilet, polsiere e cavigliere, all'interno delle quali sono stati inseriti dei pesi per rendere realistica la tipica sensazione di pesantezza corporea, più occhiali speciali che producono una visione distorta o alterata, utilizzando giochi di intensità luminosa e riverberi colorati difficili da sostenere per l'occhio umano, e cuffie attraverso le quali simulare effetti acustici in grado di stimolare l'ipersensibilità ai suoni classica dell'emicrania.

Questo speciale indumento sarà utilizzato nel corso del programma dei corsi gratuiti Ford Driving Skills For Life, con i quali l'Ovale Blu trasmette ai giovani guidatori i principi della guida responsabile, insegnando come anticipare il pericolo, prevenire le situazioni di rischio e gestire le situazioni d'emergenza. In Europa, le statistiche mostrano che l'abuso di alcol è uno dei fattori che aumentano le possibilità di essere coinvolti in incidenti mortali in 1 caso su 6. Grande interesse nelle tappe del tour ha suscitato anche per la Drink Driving Suit, che simula lo stato di ebbrezza e fa provare ai giovani (ma in generale ad ogni guidatore) i rischi causati dall'assunzione di alcool prima di mettersi al volante. A sua volta la Drug Driving Suit, crea artificialmente gli effetti degli stupefacenti sul corpo umano, per dare maggiore consapevolezza dei rischi della guida in stato di alterazione psicofisica causata da droghe. Il Ford Driving Skills For Life Ford ha organizzato in Italia, dal 2013, ben 40 sessioni di training, della durata di 4 ore ognuna. Per restare aggiornati sulle prossime sessioni del programma è possibile visitare il sito, all'interno del quale sono disponibili una serie di pillole video in cui gli istruttori dell'Ovale Blu descrivono alcune delle tecniche di guida responsabile del programma di training. Davvero una splendida iniziativa, che meriterebbe di essere portata anche nelle scuole dove a questo tipo di “educazione” alla mobilità responsabile purtroppo nessuno pensa.