Fondimpresa. Politiche attive, risorse per cinque milioni di euro
Non solo formazione continua per i dipendenti, ma anche interventi sperimentali di formazione destinati agli inoccupati e lavoratori in cassa integrazione. È l’obiettivo del nuovo Avviso 3/2019 di Fondimpresa, il fondo interprofessionale per la formazione continua di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil. Prevede una dotazione finanziaria complessiva pari a cinque milioni, da destinare al sistema delle politiche attive del lavoro per la realizzazione di Piani formativi finalizzati all’acquisizione di abilità e competenze che favoriscano la crescita professionale e l’occupabilità dei lavoratori. Ogni piano formativo deve essere riconducibile esclusivamente a uno dei seguenti ambiti di intervento: Formazione orientativa e/o volta alla qualificazione/riqualificazione dei lavoratori e/o all’aggiornamento delle competenze, finalizzata al reimpiego o a un più proficuo utilizzo dei lavoratori, anche in cassa integrazione straordinaria, di imprese che presentino tensioni occupazionali o criticità accertate relativamente ai volumi di produzione, tali da compromettere la tenuta occupazionale dell’impresa. Formazione finalizzata alla qualificazione/riqualificazione e/o all’aggiornamento delle competenze, beneficiata da aziende che in risposta al fabbisogno di figure professionali difficilmente reperibili, procedano a formare disoccupati e/o inoccupati ai fini di una successiva assunzione.
«Le imprese italiane – dichiara Bruno Scuotto, presidente di Fondimpresa – potranno formare il personale anche prima di assumerlo. Uno degli obiettivi è quello di provare a sanare quel paradosso che – nonostante l’alto tasso di disoccupazione – non consente a molte aziende italiane di reperire sul mercato determinate figure professionali, andare ad agire sui numeri del mismatch. Il nostro Avviso sulle politiche attive del lavoro darà la possibilità alle imprese di formare anche persone non ancora assunte, quindi anche disoccupati da assumere. Con un doppio binario che riguarda sia le imprese che devono fare tagli, sia quelle che hanno difficoltà a trovare determinati profili professionali».
Per Massimo Cestaro, vice presidente Fondimpresa, «rendere semplice e accessibile alle aziende e ai lavoratori la formazione, leva indispensabile per l’innovazione e lo sviluppo, non basta. Occorre intervenire nel mercato del lavoro creando un rapporto effettivo tra domanda e offerta di lavoro. Con questo nuovo Avviso puntiamo a riportare nel mondo del lavoro professionalità difficilmente reperibili sul mercato».