Fnopi. Infermiere di famiglia, una figura richiesta dal territorio
Italia sempre più vecchia, al primo posto nel 2018 in Europa per percentuale di over 65: 35,2% contro una
media Ue del 30,5% (dati Eurostat). Un fenomeno, quello dell'invecchiamento progressivo della nostra popolazione, che richiede un nuovo sistema di assistenza sanitaria, con maggiore prevenzione e controllo di numerose patologie correlate croniche dovute all'aumento della complessità di cura verso gli anziani. «Figura importante nell'assistenza agli anziani è l'infermiere che - spiega Cosimo Cicia del Comitato centrale della Federazione nazionale degli Ordini degli infermieri (Fnopi) - ha vissuto nell'ultimo decennio un forte processo di professionalizzazione nella gestione del paziente anziano (formazione accademica di base e post base, formazione permanente d'aula e on stage e di ridefinizione giuridico professionale), che lo pone nella possibilità di agire con nuove competenze e di assumere funzioni innovative come quella di 'case manager' per un efficace mantenimento della continuità assistenziale».
«È la figura costantemente presente nei team assistenziali - sottolinea Cicia - ed è colui che può ricoprire un ruolo significativo sia nella gestione della fragilità che della complessità evidenziata dalla persona assistita, in questo caso del malato anziano, nella sua presa in carico, promozione dell'auto-cura, supporto alla rete parentale, nonché mantenimento della continuità del percorso clinico assistenziale. L'infermiere geriatrico oggi è quindi il risultato di un processo clinico-assistenziale e sociale importante e in questo
senso deve essere sviluppata e codificata la specializzazione».
Da recenti ricerche promosse dalla Fnopi - ricorda una nota - è emersa tra gli anziani e le famiglie italiane la difficoltà di avere continuità assistenziale sul territorio e a domicilio tramite il Servizio sanitario, e la possibilità di avere accesso tempestivo al momento del bisogno ad alcune prestazioni sanitarie, tra le quali quelle infermieristiche.
Anche per questo la priorità per il futuro è per quasi l'80% degli italiani l'istituzione della figura dell'infermiere sul territorio, analoga a quella del medico di medicina generale: l'infermiere di famiglia. Una figura molto apprezzata da tutti e su cui sono presenti due recenti proposte di legge in Parlamento. Questi professionisti, oltre a dare assistenza ai pazienti, possono facilitare il percorso
tra le strutture ospedaliere, le strutture territoriali e, sul territorio, tra i medici di famiglia e gli altri attori
dell'assistenza, e coordinare le attività assistenziali a livello territoriale e domiciliare. Tra gli obiettivi c'è la riduzione delle ospedalizzazioni evitabili e il ricorso improprio al pronto soccorso a favore dei pazienti.