CONTI PUBBLICI. Italia, Fmi esclude il pareggio nel 2013
Per il Fondo monetario internazionale, l'Italia l'anno prossimo non riuscirà a centrare il pareggio di bilancio, obiettivo di finanza pubblica concordato in sede europea. A impedire il raggiungimento del target è la recessione: infatti depurando i conti pubblici dalla congiuntura negativa, il bilancio italiano risulterebbe in avanzo il prossimo anno.È questo il quadro delineato dal Fiscal monitor, documento con cui l'organizzazione di Washington tratteggia lo scenario di finanza pubblica con cui dovranno confrontarsi le principali economie avanzate ed emergenti.Secondo il Fondo monetario, quest'anno il rapporto deficit/Pil per l'Italia si attesterà al 2,4%, mentre l'anno prossimo, pur calando all'1,5%, si terrà lontano dal pareggio.I numeri pubblicati oggi dall'organismo guidato da Christine Lagarde registrano, comunque, un miglioramento rispetto all'ultimo aggiornamento del rapporto, risalente allo scorso gennaio, in cui per il 2012 era stimato un deficit del 2,8% mentre per il 2013 veniva indicato un disavanzo del 2,3%.Da notare che, a livello strutturale, ovvero depurando i conti dall'effetto del ciclo, il Fondo prevede invece per l'Italia un avanzo di bilancio per lo 0,6% nel 2013. L'Fmi ha annunciato di aver lievemente migliorato le stime relative alla caduta del Pil per quest'anno (-1,9% da -2,2%) e il prossimo (-0,3% da -0,6%).Tornando ai saldi di bilancio valevoli per Bruxelles, in attesa della pubblicazione del Documento di economia e finanza, il ministro agli Affari europei Enzo Moavero Milanesi ha confermato il raggiungimento dei target di deficit/Pil fissati per quest'anno e il prossimo, ovvero 1,6% e 0,1%, nonostante la recessione.Rispetto all'ultima versione del rapporto, secondo il Fmi per l'Italia risultano lievemente migliorate anche le proiezioni del rapporto debito/Pil, che salirà quest'anno al 123,4% (contro il 125,3% stimato a gennaio)dal 120,1% del 2011, mentre il prossimo si attesterà al 123,8% (126,6% la precedente stima), scendendo sotto il 120% solo nel 2017. Le previsioni del governo per quest'anno indicano un rapporto debito/Pil al 119,5%, per il prossimo del 116,1%.