ROMA. La Fiom scende in piazza Landini: lavoro è priorità
"A voi tutti e alla Fiom, grazie di esistere. È da tanti anni che penso che siate un baluardo per l'Italia e la penso ancora così". Lo sta dicendo dal palco di piazza San Giovanni Gino Strada di Emegency - uno degli ex candidati di M5S al Quirinale - parlando dal palco della manifestazione della Fiom. Strada ha sottolineato che ogni giorno in Italia "ci sono 600 nuovi poveri".I manifestanti della Fiom di Piazza S.Giovanni hanno accolto con un'ovazione il giurista Stefano Rodotà - candidato per i Cinque Stelle al Quirinale - che sta iniziando il suo intervento. A lui la Fiom ha dato la tessera onoraria."La Fiom in questi anni si è battuta per i diritti di tutti, e ha tenuto alta questa bandiera, soprattutto nella vicenda di Pomigliano. La Fiom e voi tutti vi state battendo per i diritti dei più deboli, dei minacciati e di tutti coloro che adesso non hanno la forza di essere insieme per rivendicare il vivere civile e i diritti delle persone e dei lavoratori". Lo ha detto il giurista Stefano Rodotà - ex candidato di M5S al Quirinale - parlando dal palco di piazza San Giovanni alla manifestazione della Fiom.Il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, torna a ribadire come interventi sull'Imu "non rappresentino una priorità". Dalla testa del corteo per la manifestazione nazionale dei metalmeccanici della Cgil Landini spiega come l'Imu "non vada cancellata per tutti, ma solo per chi ha patrimoni inferiori". Per Landini "son altre le priorità": dall'impedire un nuovo aumento dell'Iva a ridurre la tassazione sul lavoro dipendente, passando per la lotta all'evasione fiscale. Tutti "temi di cui non si sente tanto discutere ancora" aggiunge. Insomma per la Fiom l'emergenza resta il lavoro, "la difesa e la creazione di nuovi posti".Landini non da numeri ai partecipanti della manifestazione nazionale indetta dal sindacato a Roma. Ma a chi gli chiedeva se le presenze fossero stimabili intorno alle 50.000 persone, risponde: "sono molti di più". Intanto la testa del corteo della Fiom è appena arrivata in piazza San Giovanni, dove è allestito il palco, in cui si succederanno gli interventi, che saranno conclusi da Landini verso le 14.30.Al corteo partecipano lavoratori, metalmeccanici, esodati e molti giovani. Per Sel sono presenti il capogruppo alla Camera Gennaro Migliore e Titti di Salvo. C'é anche l'ex tuta bianca Luca Casarini e è atteso, a quanto si è appreso, anche il segretario del Partito Democratico Guglielmo Epifani."Oggi più che mai bisogna rompere il destino di solitudine, di disoccupazione e di povertà che ha portato a drammatiche scelte dei lavoratori e di intere famiglie che hanno deciso di darsi fuoco: è urgente uscire da una crisi che sta uccidendo una democrazia europea e per fare questo la dignità del lavoro deve tornare ad essere centrale". Lo ha detto il leader di Sel Nichi Vendola al corteo."Penso che chiunque non sia venuto ad una manifestazione come questa abbia perso un'occasione, perché la Fiom ci ricorda che non c'é nessuna ricetta buona se non si rimette al centro il lavoro e le chance di futuro per i giovani". Così Vendola risponde a chi gli chiede dell'assenza del segretario del Pd Guglielmo Epifani.Da piazza della Repubblica il corteo arriverà, attraverso le vie del centro, al palco di Piazza San Giovanni, dove è previsto il comizio finale del segretario dei metalmeccanici della Cgil, Maurizio Landini. Tante le bandiere rosse e gli striscioni, dominati dallo slogan: "Non possiamo più aspettare".L'intervento conclusivo di Landini sarà preceduto, fra gli altri, da quelli di Stefano Rodotà, Gino Strada e Fiorella Mannoia. Questi sono solo alcuni dei nomi di chi prenderà la parola al palco di piazza San Giovanni, dove non mancherà la musica, che per l'occasione sarà targata dai metalmeccanici. Saranno infatti proprio gli operai della Fiom a cantare e suonare. Landini ha in questi giorni più volte ripetuto che non si tratta di una manifestazione "contro qualcuno" ma per il lavoro e il cambiamento.Ci sono le operaie di Bologna dietro uno striscione con su scritto: "Basta, non possiamo più aspettare. Fiom-Cgil", ad aprire il corteo della Fiom. La partecipazione è molto alta, solo dall'Emilia sono arrivati 40 pullman, 14 solo da Bologna.