«Non cerchiamo aiuto né dall'Italia né dall'Europa». Lo dice l'ad della Fiat,
Sergio Marchionne, parlando al salone dell'Auto di Parigi, che oggi apre i battenti alla stampa e dal 29 settembre al 14 ottobre mostrerà al pubblico le sue oltre 100 anteprime mondiali.La fusione tra Fiat e Chrysler era «un atto dovuto» ed è «da completare», aggiunge Marchionne. «Senza Chrysler avremmo sofferto le pene dell'inferno in Europa», sottolinea. Poi l'ad del Lingotto interviene sull'uscita dell'azienda da Confindustria: «Non mi manca. Il nostro rientro sarebbe inspiegabile - afferma -. Ho invece un rapporto ottimo con l'Unione Industriale con cui abbiamo un forte legame anche per ragioni storiche», tiene a precisare Marchionne. Costruttori esteri interessati a produrre negli stabilimenti in Italia? «Zero, non ho ricevuto alcuna proposta». Ma l'amministratore delegato di Fiat non ha rinunciato a cercare partner industriali. Già nell'intervento all'assemblea dell'Unione Industriale di Torino l'ad di Fiat aveva detto che per oltre 8 anni e mezzo ha cercato di portare un costruttore straniero in Italia ma non c'é riuscito aggiungendo che
«in questo
ho completamente fallito». E sulle voci circolate nelle settimane scorse sull'interesse di Mazda per uno stabilimento italiano: «L'azienda giapponese non è interessata a produrre in Italia», ribadisce Marchionne.Parlando di Mirafiori, dove dovrebbero essere prodotti due piccoli suv Fiat e Jeep, Marchionne spiega: «Non ho ancora messo il miliardo, stiamo valutando la situazione dei modelli. Voglio essere libero di decidere il portafoglio prodotti». Poi riferendosi a quanto contenuto nel comunicato congiunto fatto con il governo italiano dopo l'incontro della scorsa settimana: «Bisogna cambiare il fisco per favorire l'export», dice Marchionne.
GLI AUGURI DI ROMITI. «Tanti auguri». Così l'ex amministratore delegato di Fiat, Cesare Romiti, commenta la strategia di Sergio Marchionne, che dal salone dell'auto di Parigi ha detto che la Fiat gestirà la crisi senza chiedere aiuti nè all'Italia nè all'Europa. Quanto ad un eventuale arrivo di un partner straniero per Fiat in Italia, Romiti ha precisato «magari venisse» ricordando poi che lo stesso Marchionne ha ammesso di «avere fallito» su questo.