Economia

Primo test per la novità Fiat. Ecco Panda Cross, per gli avventurieri di città

Ferdinando Sarno venerdì 18 luglio 2014
“Avventurieri urbani”: ecco come Gianluca Italia, responsabile del brand Fiat per l'area Emea, ha definito i potenziali clienti della nuova Panda Cross. «E’ una vettura – spiega - che si rivolge a persone che, con il budget che hanno a disposizione, potrebbero scegliersi un qualsiasi SUV e invece acquistano la Panda Cross perché sono amanti dell’off-road, apprezzano le sue caratteristiche tecniche e la sua capacità di disimpegnarsi in ogni situazione; non disdegnano lo stile, le tecnologie utili, i grandi contenuti ma anche i piccoli ingombri». Panda Cross è quindi un vero “piccolo fuoristrada” che però non dimentica la sua anima da city car che viene confermata soprattutto dalle dimensioni compatte che le permettono di essere molto agile anche nelle vie dei centri storici.
 
Com'è. Fin qui tutto ok anche se, onestamente, un po’ di “cannibalismo” interno al marchio con la Panda 4x4 c’è. La Cross, infatti, è una Panda 4x4 migliorata nelle sue capacità in off-road. Come? Innanzitutto sono state ridefinite le forme dei paraurti anteriore e posteriore; i pneumatici sono di tipo M+S All Season da 15”, sono stati modificati gli angoli (quello di attacco è di 24°, quello di uscita è di 34° mentre quello di dosso è di 21°) mentre le nuove protezioni sul sottoscocca hanno scudi di acciaio che le permettono di affrontare qualunque percorso senza avere la preoccupazione di danneggiare la vettura.
 
Come va. Ma la novità più importante è quella della presenza dell’Hill Descent Control che diventa una delle tre modalità che si possono impostare grazie al selettore di modalità di guida (le altre sono Auto e Off-Road), di forma circolare e che si trova sotto la leva del cambio.
 L’Hill Descent Control è parte integrante del sistema ESC e mantiene la vettura a una velocità costante durante una discesa, agendo in maniera autonoma e differenziata sui freni. Consente di rallentare la vettura fino a 5 km/h ed è attivo fino a 25 km/h. Resta poi in stand by fino a 50 km/h ed entra in funzione automaticamente se la velocità scende sotto i 25 km/h. In questo modo supporta il guidatore che può affrontare forti pendenza in condizioni non ottimali. Una funzione che abbiamo apprezzato molto durante il test drive nel percorso super tecnico del Centro Prove di Balocco. La Panda Cross, infatti, va dappertutto e riesce a disimpegnarsi con estrema facilità, senza nulla invidiare ai veri SUV.
 
Le motorizzazioni. Per la nuova Panda Cross  il cliente può contare sui motori più potenti della gamma, entrambi dotati di Start&Stop di serie: il turbodiesel 1.3 Multijet e il benzina 0.9 TwinAir Turbo che, rispetto a quelli già disponibili per le altre versioni, propongono un aumento di potenza rispettivamente a 80 CV e 90 CV.Capostipite della nuova famiglia di motori bicilindrici Fiat, il propulsore 0.9 TwinAir Turbo eroga infatti una potenza massima di 90 CV (66 kW) a 5.500 giri/min e una coppia di 145 Nm a 1.900 giri/min (costante fino a 3.000 giri/min). Inoltre, qualora si preferisca privilegiare l'aspetto 'ecologico' e i minimi consumi, è possibile premere il tasto ECO presente sulla plancia per limitare la coppia a 100 Nm a 2.000 g/min. Questo propulsore fa registrare, nel ciclo combinato, un consumo di 4,9 litri/100 km ed emissioni di CO2  pari a 114 g/Km.Anche il turbodiesel 1.3 Multijet II con DPF di serie, con la sua potenza massima di 80  CV (59 kW) a 4.000 giri/min e la coppia di ben 190 Nm a soli 1.500 giri/min. è una garanzia, e stupisce anche per i suoi consumi dichiarati: 4,7 litri per 100 km nel ciclo combinato e 125 g/km di emissioni di CO2.
 
Quanto costa. Rimanendo nel tema 4x4, il lancio ufficiale, che inizierà in Italia il prossimo mese di settembre con un listino che partirà da 19.460 euro, sarà accompagnato dall’offerta commerciale denominata 4x4x4x4, realizzata in collaborazione con FGA Capital e MOPAR e che prevede: 4 anni di finanziamento; 4 anni di Furto e Incendio; 4 anni di garanzia e 4 anni di manutenzione ordinaria. Insomma, più integrale di così…