I dirigenti della Fiat e i sindacati hanno firmato poco fa, a Melfi (Potenza), l'accordo per la ristrutturazione della fabbrica lucana dove, dal 2014, saranno prodotti due nuovi modelli, al termine di un periodo di cassa integrazione straordinaria a rotazione durante il quale, comunque, la produzione della Punto continuerà. L'accordo prevede che la prossima settimana azienda e sindacati presentino l'intesa alla Regione Basilicata, permettendo così il definitivo avvio per le procedure per il pagamento della cassa integrazione. A tale proposito, i circa 5mila dipendenti della fabbrica lucana, a partire dal prossimo 11 febbraio, faranno periodi di lavoro, per la produzione della Punto, e di cassa integrazione a rotazione del tutto equilibrati nella durata.Dal prossimo mese di febbraio cominceranno i lavori in tutti i reparti dello stabilimento di Melfi (Potenza), che saranno innovati per raggiungere livelli elevati, per sostenere la richiesta "del mercato mondiale", per la produzione di due nuovi modelli, la 500 X e il mini suv Jeep. Lo si è appreso dal segretario della Uilm lucana,
Vincenzo Tortorelli, in una pausa dell'incontro in corso nella fabbrica lucana tra i dirigenti dello stabilimento di Melfi e i rappresentanti sindacali.Durante il vertice è stato confermato che l'azienda chiederà la cassa integrazione per ristrutturazione aziendale a rotazione per quasi due anni, dall'11 febbraio prossimo al 31 dicembre 2014, e che nello stesso periodo continuerà la produzione della Punto. I lavori di innovazione dello stabilimento riguarderanno in particolare i reparti di lastratura, verniciatura e montaggio, per i i quali la Fiat - secondo quanto si è appreso - utilizzerà strumentazioni ancora più moderne di quelle dello stabilimento di Pomigliano (Napoli)."Abbiamo chiesto - ha sottolineato Tortorelli - che, in questa storica fase per lo stabilimento di Melfi, vi sia unmaggior coinvolgimento dei delegati aziendali e delle parti sociali, anche per garantire la massima trasparenza possibile nella scelta sulla rotazione dei lavoratori in cassa integrazione".