Economia

AUTO. La Fiat acquisisce un altro 16% di Chrysler

giovedì 21 aprile 2011
Fiat ha raggiunto un accordo con Chrysler e i suoi azionisti che le consentirà di salire al 46% a giugno, pagando per il 16% del capitale 1,268 miliardi di dollari, e al 51% entro fine anno. Lo dice una nota della società, aggiungendo che questo passo vuole accelerare la formazione di un gruppo unico globale di cui Fiat è pronta a prendere il controllo. Durante la successiva conference call, l'ad Sergio Marchionne, non ha parlato esplicitamente di fusione, ma ha detto che «non c'è la necessità di avere due entità separate, quotate in Borsa».I tempi restano incerti considerato che non c'è ancora una decisione sul ritorno a Wall Street di Chrysler. «Dipenderà dalle condizioni di mercato - ha detto Marchionne, rispondendo a una domanda sui tempi dell'Ipo -. Bisogna discuterne con il trust Veba, che è il soggetto più interessato alla monetizzazione dell'investimento».Fiat intende finanziare l'acquisizione del 16% con l'utilizzo della cassa, ha detto l'ad nei giorni scorsi. Oggi Marchionne ha spiegato che il target 2011 sul debito industriale netto di «Fiat non cambia, perché tiene conto dell'esborso per il 16% di Chrysler».L'ad ha confermato quanto previsto dal contratto e cioè che l'aumento di capitale sarà preceduto dall'emissione di nuove azioni da parte di Chrysler. Marchionne non ha invece voluto dare indicazioni sui numeri utilizzati per la valutazione di Chrysler, limitandosi a dire che è stata utilizzata la formula prevista dal contratto.L'intesa del 2009 prevede che il prezzo per il 16% venga calcolato utilizzando un multiplo EV/Ebitda, pari al minimo tra quello medio di un gruppo di società del settore e quello Fiat, applicato all'Ebitda Chrysler degli ultimi quattro trimestri.La Borsa ha reagito positivamente alla notizia. Il titolo ha chiuso in rialzo del 4,49% a 6,87 euro.In tena di rating l'agenzia S&P ha confermato il livello BB a Fiat, che era stato abbassato lo scorso febbraio con outlook negativo. Da parte sua Fitch ha messo in watch negativo il rating BB+.ACQUISTO 16% CON RIMBORSO DEBITO GOVERNILa nota spiega che l'acquisto del 16% è subordinato «al contestuale completamento da parte di Chrysler, nel secondo trimestere del 2011, di un'operazione di rifinanziamento nell'ambito della quale il debito di Chrysler verso i governi Usa e canadese sarà integralmente rimborsato». L'ad Sergio Marchionne ha detto nei giorni scorsi che prevede di chiudere il rifinanziamento a giugno. «L'annuncio di oggi ci avvicina di un passo dall'uscita dell'investimento dei contribuenti Usa in Chrysler», ha detto oggi Tim Massad, assistente segretario al Tesoro Usa per la Stabilità finanziaria. L'acquisto del 16% porterà la partecipazione Fiat al 46%. Il gruppo conferma inoltre che prevede di raggiungere entro fine anno il terzo obiettivo, che gli consentirà di acquisire a titolo gratuito un ulteriore 5% di Chrysler, salendo così al 51% del capitale della società statunitense.MARCHIONNE: ACCELERAZIONE VERSO GRUPPO UNICO«Chrysler sta seguendo uno straordinario cammino di ripresa, a livello industriale ed economico, e la Fiat è pronta ad assumerne il controllo, per rendere il legame ancora più stabile e più forte, nell'interesse di entrambe», ha detto stamane l'ad nella nota. «Abbiamo scelto di stringere i tempi il più possibile per accelerare la nascita di un gruppo unico, che possa trarre pieni benefici dallo sviluppo congiunto delle rispettive attività internazionali», ha aggiunto. L'accordo è «un passo fondamentale verso il completamento di quel grande disegno di integrazione tra Fiat e Chrysler, iniziato meno di due anni fa, che porterà alla creazione di una casa automobilistica globale», ha detto. L'accordo di oggi e il 5% previsto a fine anno «ci porterà a realizzare il sogno da cui è nata quest'alleanza: dare vita a un costruttore di auto mondiale, con tecnologie all'avanguardia, efficiente e competitivo, determinato a posizionarsi tra i leader del settore», ha spiegato. Per il presidente della Fiat, John Elkann, «l'operazione segna una tappa storica per Fiat e Chrysler ed è per noi motivo di grande soddisfazione e orgoglio».