Cattolica. Ferie solidali e bonus bebè
Più fedilizzazione nel Gruppo Cattolica Assicurazioni. Ma non soltanto con aumenti in busta paga, bensì con maggiori opportunità di welfare: da un fondo sociale per le ferie solidali al bonus bebè di 500 euro. Incentivi, dunque, parametrati sul bene-stare della famiglia, anziché come risposta alle esigenze individuali. Ecco, dunque, il senso dell’introduzione di un Fondo ferie solidali: il lavoratore è chiamato a 'offrire' quattro ore l’anno, che andranno a costituire il budget destinato a colleghi che potranno usufruirne per gravi motivi di salute dei propri familiari. Una prova di generosità e al tempo stesso di fedeltà all’azienda che per il momento è unica in Italia. Stiamo parlando del nuovo contratto collettivo aziendale, che non si limita, dunque, ad introdurre incentivi economici, come fanno la maggior parte degli accordi interni. Rafforza, da una parte, il rapporto tra lavoratore e azienda attraverso un sistema di premi variabili legati ai risultati economici del Gruppo. Migliora, dall’altra, il welfare dei dipendenti, con particolare attenzione al tema sempre più attuale della concilia- zione tra lavoro e vita privata. Che sono poi gli obiettivi strategici di una comunità di lavoro che si ispira ai valori della Dottrina sociale della Chiesa.
«Con questo contratto Cattolica investe in modo significativo sulla qualità della vita dei propri collaboratori e delle loro famiglie nell’ottica di garantire un luogo di lavoro sempre più accogliente e di eccellenza – commenta l’Ad Alberto Minali –. Avvia, inoltre, una profonda e innovativa trasformazione delle politiche retributive favorendo riconoscimenti economici strettamente legati ai risultati dell’azienda». Sul piano delle remunerazioni, la nuova formula contrattuale prevede una politica retributiva di incentivazione, collettiva come dimensione, meritocratica come filosofia. Tra le novità, oltre al Fondo ferie solidali, viene previsto anche un bonus bebè di 500 euro in welfare per i dipendenti che sono diventati genitori dal 1° gennaio 2018 e un bonus welfare di 520 da destinare a spese per rette e libri scolastici, corsi di formazione, viaggi e salute, previdenza integrativa per il personale del Gruppo. Non mancano, evidentemente, le integrazioni per le prestazioni sanitarie. Saranno incrementati i massima-li, compresi quelli per i farmaci e le spese mediche a favore dei dipendenti con casi di disabilità in famiglia. Risponde ad un’esigenza sempre più avvertita anche quest’altra opportunità relativa ai congedi parentali e dei permessi: l’integrazione fino al 50% della quota a carico Inps (pari al 30% della retribuzione), il mantenimento del versamento alla previdenza integrativa da parte dell’azienda e l’aumento delle ore per i permessi relativi all’inserimento alla scuola materna dei figli, ai ricoveri, ai casi di dislessia e disgrafia. La sensibilità sociale del Gruppo si palesa nei confronti dei pensionanti: è stato predisposto un piano di copertura per le spese specialistiche e per i medicinali esteso fino a 6 anni dall’uscita dall’azienda.