L'intesa . Fca, accordo per Mirafiori
Accordo fatto sul destino dei lavoratori del Polo produttivo torinese di FCA e in particolare per lo storico stabilimento di Mirafiori Carrozzeria. A sottoscriverlo sono state Fim, Uilm, Fismic, Uglm, AssociazioneQuadri e, in un incontro separato, anche Fiom. Adesso l’intesa dovrà essere sottoposta all’approvazione dei Consigli delle Rsa delle fabbriche interessate. Si tratta comunque di un passo importante che ha l’obiettivo di salvaguardare l’occupazione di oltre un migliaio di operai.
Quattro punti
Sono sostanzialmente quattro i punti stabiliti. Prima di tutto “un percorso di formazione e di ricollocazione – silegge in una nota -, anche al di fuori del Polo produttivo, qualora in altrerealtà di FCA si generassero delle occasioni utili, per i lavoratori conridotte capacità lavorative o che comunque attualmente sono più massicciamenteinteressati dagli ammortizzatori sociali”. Poi l’apertura di una procedura di esodo volontario incentivato per consentire “ai lavoratori ultra sessantenniuno scivolo pensionistico attraverso la Naspi e/o la Ape aziendale”. Terzo punto è la “rotazione dei lavoratori all’interno del Polo produttivo, con uno spostamento di circa mille lavoratori da Mirafiori a Grugliasco fra i mesi di maggio, giugno e luglio”, mese quest’ultimo in cui la Mito dovrebbe uscire di produzione “e i lavoratori oggi addetti alla sua produzione dovrebbero essere trasferiti a Grugliasco (cioè alla Maserati, ndr) salvo eventuali impieghi a Mirafiori nella produzione del Levante”. Infine l’uso del contratto disolidarietà come “ammortizzatore sociale di supporto”. A controllare tutto “gli organismi di fabbrica”, mentre azienda e sindacati si incontreranno nuovamente a luglio “perfare il punto sulla gestione del percorso di ricollocazione del personale”.
Reazioni positive
Valutazioni pressoché positive da parte delle organizzazioni sindacali che tuttavia mettono le maniavanti: “Si tratta in ogni caso di un’intesa quadro che dovrà poi essereseguita dai conseguenti accordi esecutivi e che ha l’obiettivo di evitareesuberi e di creare un percorso graduale di rientro di tutti i lavoratori, inattesa naturalmente delle assegnazioni produttive attese con il nuovo pianoindustriale”, è stato spiegato in una nota da parte di Fim, Uilm, Fismic, Uglm, Associazione Quadri. Mentre la Fiom ha sottolineato la complessitàdell’operazione e aggiunto che attualmente sarebbero “oltre 3000 gli esuberitra Mirafiori e Grugliasco, su 5400 addetti”. L’attesa quindi è tutta per il nuovo piano industriale di FCA che dovrebbe essere conseguente, secondo isindacati, alle aspettative create dall’accordo appena sottoscritto.