Bilanci e prospettive. Marchionne porta a Detroit un Gruppo in salute
Fiat Chrysler si presenta al Salone dell'Auto di Detroit - che apre lunedì per gli operatori dell'informazione - dopo un anno di svolta e con davanti un 2015 promettente. Una promessa affidata anche ad Alfa Romeo, che esordirà a Detroit con la C4 anche in versione spider, prodotta a Modena nello stabilimento Maserati. Molte le novità che attendono quest'anno Fca, fra le quali il nuovo tassello per l'internazionalizzazione del marchio Jeep: dopo un 2014 scintillante, Jeep punta a rafforzarsi ulteriormente con l'inaugurazione dello stabilimento in Brasile, a Pernambuco, il prossimo marzo. Ulteriori indicazioni sul gruppo nel 2015 arriveranno dall'atteso discorso dell'amministratore delegato, Sergio Marchionne, proprio dalla capitale dell'auto.
Il gruppo arriva a Detroit dopo la “cura” Marchionne, che ha portato Fiat il 1 gennaio 2014 ad acquistare la quota di Chrysler nelle mani del Veba, e a salire al 100% della casa automobilistica americana. Ma è stato solo il primo passo compiuto lo scorso anno: il progetto Marchionne per Fiat e Chrysler si è tradotto nella nascita di Fca e nella sua quotazione a Piazza Affari e a Wall Street, dove dalla metà diottobre - il 13 ottobre scorso è stato il primo giorno di scambi - ha guadagnato il 30%, più di quanto fatto dalle altre “sorelle” di Detroit, General Motors (Gm) e Ford. Lo sbarco a Wall Street, «il culmine del lavoro» degli ultimi cinque anni e mezzo», come lo ha definito Marchionne, segna anche l'avvio di una nuova stagione di attività per Fca con gli investitori americani. Il Gruppo infatti ha portato a casa dagli Stati Uniti 3,88 miliardi di dollari con le azioni e le obbligazioni piazzate, risorse che serviranno a finanziare nuovi modelli e ridurre l'indebitamento. A Wall Street sbarcherà anche una quota di Ferrari, che sarà scorporata ma resterà sotto la presidenza di Marchionne.
L'attenzione è ora per le parole di Marchionne da Detroit e il bilancio 2014, previsto il 27 gennaio. Le due sponde dell'oceano presentano due situazioni diverse: da una parte la debolezza dell'Europa, dall'altra la ripresa degli Stati Uniti, dove Fca ha venduto più di due milioni di auto nel 2014, l'anno migliore dal 2006.