Tre giorni dedicati alla formazione, al lavoro, alle politiche turistiche. L’Università Europea di Roma ospita da martedì 21 a giovedì 23 marzo la XXII edizione di
FareTurismo. Ideata e organizzata dalla Leader srl - dieci a Roma, una a Milano con il patrocinio di Expo, 11 a Salerno - torna in presenza (dopo tre edizioni annullate 2020-2021-2022 a causa della pandemia)
. Proprio l'emergenza sanitaria ha sottratto circa 200mila lavoratori al turismo, in quanto il lungo periodo di chiusura ha determinato l’esodo verso altri settori o il ricorso a sussidi statali; in aggiunta, la precarietà maggiore nel turismo (41%) rispetto al mondo del lavoro in generale (22%) e la cospicua quota di impieghi stagionali (14% contro il 2%) richiedono “normalità” e qualità del lavoro sia attraverso il costante aggiornamento professionale per gli occupati che la certificazione delle competenze per i neo addetti. Per
Ugo Picarelli, fondatore e direttore di
FareTurismo, «l’attuale congiuntura, a causa di pandemia, reddito di cittadinanza, guerra in Ucraina, ci consegna un quadro di circa decine di migliaia di lavoratori in meno, per cui oggi più che mai occorre riformare il sistema scolastico e post diploma nell’ambito del turismo, facendo sì che percorsi didattici e Pcto-Percorsi e competenze trasversali per l’orientamento siano per i giovani una valida opportunità per competere nella ricerca di una occupazione e per le aziende, penalizzate ormai da un costante
mismatch, una certezza di inserire personale motivato e con una formazione di base adeguata agli standard attuali; oltre che rafforzare l’Istruzione tecnica superiore, nel segno dei risultati raggiunti estremamente positivi e dei parametri europei, che ci vedono indietro rispetto ai nostri competitori.
FareTurismo intende dare il suo contributo annuale, affinché il turismo possa determinare occupazione in termini quantitativi e qualitativi, ma anche divenire fortemente ambito dai giovani per il proprio futuro professionale». L’evento
rappresenta infatti una preziosa opportunità per i giovani che progettano il proprio futuro professionale in questo comparto e per gli addetti ai lavori che desiderano aggiornarsi e confrontarsi secondo il seguente programma:
-
orientamento sulla formazione post diploma (corsi Its, lauree triennali e magistrali) e post laurea (master di I e II livello) con la partecipazione di Its, Università e scuole di master;-
presentazione delle competenze emergenti e delle figure professionali con la partecipazione di manager dell’industria turistica e della ristorazione;-
colloqui di orientamento universitario (a cura degli psicologi di UerOrienta) e al lavoro;- incontri domanda-offerta lavoro attraverso
colloqui di selezione con i responsabili delle risorse umane delle aziende turistiche e
recruiting day con i principali tour operator per la selezione del personale nei villaggi turistici e in navi da crociera;-
seminari di aggiornamento a cura delle Organizzazioni di Categoria e delle Associazioni Professionali;-
incontri dei presidenti dei corsi di laurea in Turismo, dei dirigenti scolastici degli istituti alberghieri (Renaia-Rete nazionale degli istituti alberghieri)
e degli istituti tecnici per il turismo (Renatur-Rete nazionale degli istituti tecnici per il turismo);- nel
Salone Espositivo oltre alla presentazione dell’offerta formativa accademica e non accademica da parte delle Università statali e private, Istituzioni, Enti, Organizzazioni Nazionali di Categoria, Associazioni Professionali, Agenzie per il lavoro e Agenzie web di
recruiting forniranno informazioni sulle opportunità occupazionali e sui percorsi da intraprendere per formarsi e lavorare nel turismo.
Sono 250 i profili ricercati con opportunità di assunzione o stage dalle 42 aziende che effettueranno 1.850 colloqui di selezione mercoledì 22 dalle ore 14 alle 18 e giovedì 23 marzo dalle ore 10 alle 14 e dalle 15 alle 18 (prenotabili dal sito fareturismo.it):Front desk e Aree: Capo ricevimento, Receptionist, Guest relation, Concierge, Portiere di notte, Addetto booking e sales, Revenue manager, Amministrativo, Marketing manager, Web manager, Risorse Umane;
Camere: Housekeeping Manager, Maggiordomo, Cameriere ai piani;
Cucina: Executive chef, Aiuto cuoco, Capo partita, Commis di cucina, Lavapiatti;
Sala Ristorante: Restaurant Manager, Maitre, Sommelier, Chef de rang, Commis sala, Runner, Room service;
Bar: Bar Manager, Bartender, Barman/Barlady, Commis di bar;
Servizi operativi: Facchino, Manutentore, Hostess.
Due Recruiting Day per coloro che sono interessati a lavorare nei villaggi turistici di Club Med la prossima estate o a bordo delle navi con Grimaldi Lines, che effettueranno i colloqui martedì 21 dalle ore 10 alle 18 e mercoledì 22 marzo dalle ore 10 alle 12.30.Intesa Sanpaolo presenterà Giovani e Lavoro, il programma in collaborazione con Generation Italy volto a formare giovani tra i 18 e i 29 anni senza occupazione e facilitarne l’accesso al mondo del lavoro. Il progetto ha l’obiettivo di far incontrare domanda e offerta di lavoro nei settori più richiesti ovvero Hi-Tech (Java, Salesforce e Cybersecurity), Industria meccanica di precisione (Cnc), Vendite, Alberghiero e Ristorazione: ai giovani è offerta la formazione gratuita finalizzata allo sviluppo di competenze tecniche, attitudinali e comportamentali (soft skills); alle aziende la possibilità d’incontrare per un colloquio i giovani che hanno superato il percorso formativo. I corsi sono completamente gratuiti, nessuna competenza pregressa è richiesta né titoli di studio ma solo il superamento di un test online e un colloquio motivazionale. Dall’avvio nel 2019 circa 3mila ragazzi e ragazze hanno preso parte a Giovani e Lavoro con il coinvolgimento di 2300 imprese che hanno potuto così organizzare colloqui con i giovani formati (senza costi) nelle attività scelte. Il progetto rientra pienamente nell’impegno Esg di Intesa Sanpaolo a favore della crescita del Paese, un impegno che si declina con grande attenzione verso i giovani, il diritto all’istruzione, la formazione e l’accesso al mondo del lavoro. Intanto
Rivoire, storico caffè fiorentino di Piazza della Signoria, da oltre 150 anni punto di riferimento per gli amanti del buon gusto e dell’eleganza, sta per portare le sue specialità a Milano. Ad aprire entro Pasqua sarà il primo di tre locali previsti per il 2023 nel capoluogo meneghino. Una realtà d’eccellenza e in forte espansione che in questa prima fase prevede di inserire
circa 20 nuovi professionisti all’interno del proprio organico:
chef de partie con esperienza in hotel di lusso, ristoranti fine dining, gourmet o stellati;
commis di cucina;
commis di sala;
chef de rang;
cassieri e
hostess. Per questo motivo l’
Area Specialistica Turismo e Ristorazione di Umana, team specializzato nella selezione, inserimento e sviluppo professionale di nuovi talenti per il settore Horeca, è alla ricerca di persone motivate, dinamiche e ambiziose di crescere in un contesto professionale di alto profilo. Figure con passione per il settore, preparate sulle dinamiche Food & Beverage, capaci di lavorare in team, con buona conoscenza della lingua inglese e orientate alla cura e alla soddisfazione del cliente. Per accedere alle selezioni e candidarsi visitare la pagina:
https://www.umana.it/per-le-persone/campagne/opportunita-di-lavoro-in-rivoire/.
I numeri del mercato del lavoro nel turismo in Italia prima della pandemia e al 2021Il report 2019 di
Eurostat Tourism Satellite Accounts in Europe sottolineava come il turismo avesse generato complessivamente 16,5 milioni di posti di lavoro in 15 Paesi dell’Unione Europea: in particolare, in Italia il settore dava lavoro a 4,2 milioni di persone e il nostro era il Paese europeo in cui le attività turistiche generavano il maggior numero di posti. Secondo il 53esimo
Rapporto Censis sulla situazione sociale italiana, tra il 2017 e il 2018 il contributo diretto del turismo al Pil era aumentato dell’1,9%, con un valore economico di poco meno di 96 miliardi di euro. Considerando anche gli impatti indiretti e indotti (investimenti del settore, spesa pubblica per promozione, marketing, servizi di sicurezza e sanitari, spesa diretta e indiretta del personale dedicato alle attività di viaggio e turismo), il valore economico del turismo in Italia, in costante crescita, contribuiva al 13% del Pil del Paese. In merito alla formazione e all’aggiornamento, si stimava che il 68% della forza lavoro impiegata nel turismo avrebbe avuto bisogno di riqualificazione negli anni successivi, mentre negli altri settori il rinnovamento formativo riguardava il 54% del personale; solo il 6% delle imprese dichiarava di riuscire a trovare senza difficoltà le figure professionali ricercate, a fronte di un 76% che sosteneva che le competenze erano reperibili, ma solo in parte (dati
Iulm). Il quadro generale che emerge dall’
Osservatorio sul mercato del lavoro nel turismo sul 2021 evidenzia che l’area dei servizi ha rappresentato oltre il 73% dell’occupazione del Paese. Commercio e turismo hanno occupato più lavoratori dell’intera industria manifatturiera (5.107.000 vs 4.252.000). Nel 2021 il settore turismo (alberghi, campeggi, bar, ristoranti, stabilimenti balneari e termali, discoteche, agenzie di viaggi e parchi divertimento) ha risentito delle restrizioni imposte a seguito della pandemia. In media d’anno ha contato 1.030.116 lavoratori dipendenti e 173.414 aziende con almeno un dipendente. Il valore minimo di aziende (122.611) e dipendenti (625.525) si è registrato nel mese di febbraio, il valore massimo nel mese di agosto (207.510 aziende e 1.391.222 lavoratori). Il turismo può contare su una forza lavoro sostanzialmente giovane: circa il 58% dei dipendenti ha meno 40 anni e il 35,25% meno di 30, oltre 60 anni sono circa il 4% del totale. Non è trascurabile la presenza di lavoratori delle fasce di età intermedie: il 20,86% dei dipendenti ha un’età compresa tra 40 e 50 anni. Il lavoro nel turismo è in prevalenza femminile. I lavoratori di sesso maschile rappresentano il 47,3% dei dipendenti. Il comparto che attrae maggiormente il lavoro femminile è quello dell’intermediazione, con una quota sul totale del 71,3%. Anche negli stabilimenti termali è forte la componente di lavoro femminile: 62,5%. Negli alberghi e nei pubblici esercizi (bar, ristoranti, stabilimenti balneari ecc.) il ruolo delle donne è fondamentale considerando che esse rappresentano oltre il 50% del lavoro dipendente. Nel corso del 2021 nel settore si sono registrati in media 410.197 rapporti di lavoro a tempo determinato, pari al 39,8% del totale. Di questi, 171.183 rapporti sono riconducibili alla stagionalità (il 16,6% del totale dei rapporti di lavoro) e 239.014 (22,9% dei rapporti di lavoro) ad altre tipologie. Nel turismo il 23,9% dei lavoratori dipendenti è straniero. Si tratta di 246.467 lavoratori in media d’anno e il numero di stranieri oscilla tra un minimo di 141.354 del mese di febbraio a un massimo di 335.789 del mese di agosto.
Le dieci proposte al governoL’industria turistica ha un grosso potenziale ed è trainante per l’occupazione giovanile, visto anche che il Bel Paese conta su 58 siti Unesco, ha enormi potenzialità legate al Pnrr-Piano nazionale di ripresa e resilienza e allo sviluppo turistico delle aree interne. Da
FareTurismo parte quindi un Manifesto contenente dieci proposte al governo per migliorare le politiche turistiche:1)
Istituzione di un comitato ministeriale per l’offerta formativa nel turismo presso il ministero del Turismo con le rappresentanze di organizzazioni datoriali, associazioni professionali, ministero dell'Istruzione, ministero dell'Università, Unioncamere, Renaia, Associazione Rete Its Italy;2)
Certificazione delle competenze attraverso la co-progettazione scuola-impresa di Pcto estesa a tutti gli istituti alberghieri e tecnici per il turismo e a tutte le organizzazioni datoriali dell’alberghiero, dell’intermediazione turistica e del
tour operating;3)
Certificazione delle competenze rivolta ai docenti scolastici attraverso la co-progettazione scuola-impresa estesa a tutti gli istituti alberghieri e tecnici per il turismo e a tutte le organizzazioni datoriali dell’alberghiero, dell’intermediazione turistica e del
tour operating;4)
Spendibilità delle lauree in Turismo con l’obbligo di inserimento nei bandi pubblici regionali e nazionali;5)
Ridefinizione dei percorsi didattici degli istituti tecnici per il turismo, al fine di un naturale sbocco da parte dei propri diplomati verso gli Its; 6)
Incremento degli Its dedicati al turismo, attualmente ben pochi, con almeno due/tre per regione in considerazione dell’estensione territoriale;7)
Superare i limiti della scuola secondaria superiore per una personalizzazione dei percorsi in stretto raccordo non solo con il mondo del lavoro e delle professioni, ma soprattutto con la vocazione dei territori, dove istituti professionali e tecnici non riescono a completare la preparazione degli studenti, soprattutto di coloro che non scelgono l’Università, mentre gli Its possono essere una naturale prosecuzione in linea con i percorsi didattici, ovvero una specializzazione;8)
Istituzione di un gruppo di lavoro delle associazioni professionali, che rappresentano i profili più importanti che operano nella filiera professionale del turismo,
al fine di un confronto costante sulla evoluzione delle competenze e dell’aggiornamento professionale con i ministeri del Turismo e dell’Istruzione e del Merito;9)
Decontribuzione per le aziende che intendano continuare l’attività in bassa stagione e confermare la forza lavoro al termine dei sei mesi dei contratti stagionali;10)
Comitati di indirizzo obbligatori negli istituti professionali e corsi di laurea con i rappresentanti delle organizzazioni datoriali e camerali, le aziende di eccellenza del territorio, gli assessori al turismo comunali per una formazione con competenze trasversali che preveda step di crescita personale e professionale per il capitale umano, soprattutto in relazione al territorio in cui si opera.