Ricerca. Trasformazione digitale, ecco le competenze che servono
Una ricerca sulle competenze professionali per la trasformazione digitale è stata condotta da EY nell’ambito del progetto Alleanza per il Lavoro del Futuro. Lo studio è stato illustrato da Donato Ferri, Mediterranean People Advisory Services Leader EY. Attraverso le interviste a 250 aziende, il 76% delle quali di grandi dimensioni, che operano in tutti i settori economici, l’indagine identifica le nuove professioni richieste dal mercato e i percorsi di formazione utili a costruire nuove professionalità interessanti per le aziende.
Dalla ricerca emerge che il 47% delle imprese italiane ha fiducia in un andamento positivo dell’economia nei prossimi 12 mesi. Le aziende sono focalizzate, oltre che sul posizionamento di mercato, che rimane il focus prioritario per il 50% di esse, anche su obiettivi strategici orientati al digitale, che sono una priorità per il 35% degli intervistati. In particolare, la totalità delle imprese informatiche è fiduciosa riguardo alle prospettive di crescita sia del proprio settore sia del mercato in generale.
Le imprese hanno pianificato investimenti infrastrutturali che creeranno nuova occupazione e richiederanno nuove competenze, in particolare nei settori Knowledge Sharing Platform & Network (53%), Cloud (44%), Internet of Things (35%) e 5G (18%).
Dichiara Donato Ferri: «La ricerca evidenzia un divario tra le competenze necessarie e quelle realmente presenti in azienda: solo il 35% delle imprese intervistate considera le competenze tecnologiche disponibili adeguate alle proprie necessità. Il gap appare particolarmente rilevante per le imprese manifatturiere: oltre il 50% dichiara di non avere in azienda le necessarie skill sociali, quali comunicazione, negoziazione, teamwork e leadership, e tecnologiche».
Circa un'azienda su tre lamenta anche un’insufficienza di formazione negli ambiti Data Management, Social Media Management e Digital Marketing. Nonostante il 63% delle aziende collabori con le maggiori Università, solo il 30% ha al suo interno un’academy per la formazione del personale. Aggiunge Donato Ferri: «La vera sfida per il mercato del lavoro è la preparazione di un mix di competenze tecnologiche e trasversali, che dovranno essere presenti contemporaneamente sia nelle figure manageriali sia in quelle operative».
Il fabbisogno di risorse con competenze utili alla trasformazione digitale è percepito con più maturità nel settore dei servizi e in quello delle Telco-Tecnologie e Media. Tutte le aziende di questi comparti dichiarano una mancanza totale di figure specializzate in Data Analytics, Big Data e Artificial Intelligence e una significativa carenza di professionisti esperti in Cloud Computing (90%), social media e comunicazione digitale (90%) e Cyber Security (80%). In ambito industriale, mancano soprattutto professionalità nelle aree Big Data e Artificial Intelligence (86%) e social media e comunicazione digitale (77%).
Dalla ricerca emerge anche che, a livello di settori di business, alcuni dei comparti che hanno un impatto maggiore sull’economia (Consumer & Retail, il Manufacturing e Settore Pubblico) sono anche quelli in cui si registrano maggiori ritardi sulle nuove competenze. Emergono ritardi significativi anche nei settori dell’energia, finanziario e dei trasporti, che però sono spinti dai consumatori ad adottare modelli di servizio innovativi.
La ricerca di profili specifici in ambito digitale è fortemente influenzata anche dal fatturato aziendale. Le piccole aziende (con un fatturato inferiore ai 100 milioni di euro) punteranno ad assumere soprattutto profili esperti in cloud computing, per rafforzare le proprie soluzioni It; le aziende di medie dimensioni (con un fatturato tra i 100 e i 500 milioni di euro) si focalizzeranno sull’acquisizione di competenze in ambito Seo/Social Media management, per aumentare la propria presenza online; le grandi aziende (con un fatturato superiore ai 500 milioni di euro) avranno particolare bisogno di profili specializzati in Big Data Analytics.