Il 2014 sarà l’anno cruciale per Expo. La grande corsa non è finita: dopo le polemiche e i ritardi accumulati negli anni scorsi, causati dalle querelle politiche sull’acquisizione dei terreni e, con l’acuirsi della crisi, dal dibattito sul taglio dei costi, Expo si appresta a percorrere «l’ultimo miglio». Mancano 483 giorni all’inaugurazione che vedrà il primo maggio del 2015 schierati a Milano i principali capi di stato di tutto il mondo. E per quella data la città dovrà farsi trovare preparata.
I visitatori. Oltre venti milioni i visitatori attesi dal primo maggio al 31 ottobre 2015. Di cui il 25% (5 milioni) proveniente dall’estero, soprattutto da Cina, Stati Uniti e Russia. Ma anche gli svizzeri (2 milioni quelli attesi) non si faranno perdere l’occasione di visitare l’Esposizione universale di Milano, insieme a Francesi e tedeschi. L’Expo del 2015 sarà infatti anche l’Esposizione universale più importante d’Europa, fra quella cinese di Shanghai e quella araba (nel 2020) di Dubai. 15 milioni sono invece gli italiani stimati attesi in città per il semestre dell’Esposizione.
I Paesi. Con le ultime adesioni, Bosnia e Polonia, l’Expo ha raggiunto la quota di 141 Paesi partecipanti. Un numero elevato in termini di partecipazione (anche se a Shanghai erano 192) ma numeri da record per quanto riguarda invece padiglioni. Ben 60 gli edifici che saranno infatti costruiti sul sito espositivo (a Shanghai erano solo 45) con relativi ed importanti attesi investimenti. Anche gli spazi destinati ai Cluster (le aree che ospiteranno quei Paesi che non sono in grado di costruire padiglioni propri) vanno verso il tutto esaurito. L’interesse e l’attenzione del mondo nei confronti del progetto è alta e in costante crescita. Il tema "Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita", focus della manifestazione, dimostra di essere di grande ispirazione.
Il cantiere. Alle porte di Milano, fra i comuni di Rho e Pero, su quel milione di metri quadrati che fra pochi mesi ospiteranno i padiglioni e le serre prenderà vita un "cantiere nel cantiere". Più di tremila persone saranno impegnate da gennaio a costruire i primi padiglioni (26 i lotti già consegnati) e a portare a termine i lavori di infrastrutturazione delle aree (edifici di servizio, cablaggio, fognature, parcheggi e strade perimetrali).
Opportunità di lavoro. La ricaduta di Expo Milano 2015 sull’economia milanese: 102mila i posti di lavoro che saranno attivati, 27mila nel resto della Lombardia su un totale nazionale di 191mila. Fino al 2015 l’occupazione attivata dall’Esposizione Universale riguarderà principalmente il settore delle costruzioni e dell’industria, nel corso dell’evento sarà la volta di turismo e servizi all’impresa e alla persona, dopo l’evento saranno industria, servizi alle imprese e commercio gli ambiti rilevanti a livello occupazionale. La maggior parte delle opportunità sarà nei sei mesi della manifestazione e in quello successivo.
Produzione aggiuntiva. Sul territorio milanese la produzione aggiuntiva sarà di 12,7 miliardi, su un totale nazionale di 23,6 e lombardo di 15,8. Sarà di 6 miliardi il valore aggiunto milanese su 7,4 lombardi e 10 italiani. Con Expo Milano 2015 nasceranno 11mila nuove imprese in Italia, la metà in Lombardia.
I volontari. Saranno 18.500 i volontari impegnati nel semestre del 2015. Di pari passo con la maggiore flessibilità del lavoro e l’accordo che la società di gestione Expo Milano 2015 Spa ha siglato con i sindacati per 800 nuovi posti a tempo determinato (fra stage e apprendistato) da pescare nelle liste di mobilità e di disoccupazione, sono stati definiti anche i parametri per i volontari che presteranno la loro opera nei 184 giorni dell’Esposizione. Ai 18.500 volontari si arriva calcolando una media di 475 persone al giorno, impiegate per un minimo di cinque ore durante l’arco di una giornata, per una permanenza media di due settimane.