La svolta. Ewiva (in tutti i sensi): finalmente la ricarica si fa con carta di credito
Difficile capire le vere ragioni per le quali - a differenza di quanto avviene per i distributori di benzina anche in modalità self service - le colonnine di ricarica per le auto elettriche che accettano contanti, bancomat o carte di credito come metodo di pagamento sono più rare di un pinguino all'Equatore. La spiegazione più accreditata è che i gestori preferiscano fideizzare i clienti attraverso app e card specifiche che consentono l'accesso solo alla propria rete. Ma è indubbio che l'utente occasionale, che usa una vettura a batteria solo poche volte l'anno o in occasioni particolari, sarebbe incentivato a farlo di più se potesse risolvere il problema con le proprie tessere di pagamento elettronico rifornendosi presso qualunque fornitore di energia. Il rovescio della medaglia è che solo le tessere e le app consentono tariffe scontate in abbonamento, ma senza una semplificazione dei pagamenti è difficile pensare che la diffusione della mobilità elettrica possa decollare.
Sono sempre di più però i gestori che si stanno attrezzando in questo senso. Ad esempio Ewiva, la joint venture di Enel X Way e Gruppo Volkswagen, nata con l’obiettivo di rendere sempre più capillare e accessibile la ricarica ad alta potenza dell’auto elettrica nel nostro Paese, annuncia un nuovo importante traguardo: la funzionalità cioè che permette di pagare la ricarica con la propria carta di credito o debito è stata ampliata a oltre 70 siti Ewiva – per un totale di più di 300 punti di ricarica (PoC) ad alta potenza in tutta Italia. Il servizio prevede la possibilità di pagare direttamente alla colonnina in modalità contactless attraverso carte di debito, credito o prepagate dei circuiti Mastercard, Visa, Vpay e Maestro, o tramite Apple Pay e Google Pay. In questo modo Ewiva garantisce la ricarica del proprio mezzo elettrico anche a clienti occasionali, come ad esempio i turisti, a chi ha attivato un noleggio a breve termine di un veicolo elettrico o a tutti coloro che non possiedono già un abbonamento con un fornitore di servizi di ricarica (MSP). Inoltre, la soluzione di pagamento con carta è pensata per offrire un’alternativa a chi è orientato alla ricarica a consumo, inclusi gli e-driver abituali che, in caso di emergenza, potrebbero aver bisogno di metodi di pagamento differenti per poter usufruire della ricarica.
“Siamo molto orgogliosi di poter annunciare la fine della fase pilota e l’avvio della fase operativa del progetto che è arrivata ora a includere più di 70 stazioni di ricarica su tutto il territorio nazionale – spiega Federico Caleno, Ceo di Ewiva e Head of Enel e-Mobility Italia -. In qualità di CPO – Charging Point Operator, è per noi fondamentale rendere la ricarica di veicoli elettrici accessibile a un numero sempre più ampio di e-driver, garantendo un’esperienza veloce, intuitiva e confortevole. Attraverso questo progetto, saremo in grado di rispondere in modo adeguato anche alle esigenze di ricarica occasionale”.