"SPENDING REVIEW". Spesa, Bondi commissario Aumento Iva non scongiurato
Arriva un commissario per la razionalizzazione della spesa sugli acquisti di beni e servizi, nell'ambito del più ampio capitolo della "spending review": il governo ha deciso, su proposta del ministro Piero Giarda, che sarà Enrico Bondi, ex risanatore della Parmalat. Sarà attuatore, per questo specifico aspetto, delle scelte politiche di cui ha la delega il ministro Giarda. Giuliano Amato avrà un analogo incarico per il controllo del finanziamento pubblico ai partiti e il professor Francesco Giavazzi dovrà verificare il sistema di contributi alle imprese. Tutti e tre i "superconsulenti", ha assicurato Monti, svolgeranno l'incarico a titolo gratuito, eccetto un rimborso spese.È la prima decisione arrivata dopo un lungo Consiglio dei ministri, iniziato alle 15 di oggi, lunedì, con la "ricognizione" del ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, che ormai da mesi gestisce il "dossier".Obiettivo primo di questa razionalizzazione e delle risorse eventualmente reperite è blindare il pareggio di bilancio nel 2013 (attualmente il governo prevede un deficit dello 0,5%, close to balance, cioè vicino al pareggio come previsto dagli accordi europei). E sostituire le risorse attese dall'aumento dell'Iva di due punti (4,2 miliardi di euro) con i tagli alla spesa. Ma il premier Monti ha detto che l'aumento dell'Iva non è ancora scongiurato.Il Consiglio dei Ministri, di fatto, approva un decreto legge, di 14 articoli, che prevede l'istituzione del "Commissario per la razionalizzazione della spesa per gli acquisti di beni e servizi". La nomina formale di Bondi è invece demandata ad un decreto del presidente del Consiglio dei Ministri che dovrà fissare, la durata della carica e il nome del commissario, che però è già stato identificato e deciso dal Consiglio.L'incarico, che non potrà durare per più di un anno, sarà focalizzato solo su un settore della spesa pubblica, quello dell'acquisto di beni e servizi: Bondi avrà molti poteri ma sarà un attuatore delle decisioni politiche per uno dei settori specifici su cui interviene la spending review.
In tarda serata in una conferenza stampa Monti ha detto che se oggi c'è l'Imu è perché in precedenza è stata abolita l'Ici anche se "non c'erano le condizioni" per farlo. I tagli decisi oggi, ha proseguito Monti, sono rilevanti.
Poi una critica pesante a chi "vuole candidarsi alla guida del Paese e giustifica l'evasione fiscale", riferendosi alle dichiarazioni precedenti di Grillo.