Rapporto. Più riciclo, meno discarica. Ma esportiamo 361mila tonnellate di rifiuti
Che i rifiuti possano essere un "affare" non è una novità. Ma per il nostro Paese forse non è proprio così, come dimostra il Rapporto rifiuti 2016 curato dall'Ispra. Infatti l'export è superiore all'import.
I numeri
I rifiuti del circuito urbano esportati sono circa 361 mila tonnellate; Austria e Ungheria i Paesi verso i quali esportiamo le maggiori quantità di rifiuti urbani, rispettivamente il 27,5% e il 13,3% del totale esportato; seguono la Slovacchia con il 9,6% e la Spagna con il 7,5%.
Esporta soprattutto Combustibile solido secondario (Css) derivante dal trattamento di rifiuti urbani (38,5% dei rifiuti esportati, prodotti soprattutto da impianti situati in Friuli Venezia Giulia), rifiuti di imballaggio (20,5%) costituiti da imballaggi in plastica e in carta e cartone e frazioni merceologiche da raccolta differenziata (14%), rappresentate prevalentemente da rifiuti di abbigliamento, carta e cartone. Sono circa 205mila tonnellate i rifiuti del circuito urbano importati nel 2015. Il maggior quantitativo proviene dalla Svizzera, con oltre 74mila tonnellate, corrispondente al 36,3% del totale importato; seguono la Francia con il 17,6% e la Germania con il 15,6%. Circa la metà dei rifiuti provenienti dalla Svizzera, costituiti prevalentemente da rifiuti di imballaggio in vetro, sono destinati ad impianti di recupero e lavorazione del vetro situati perlopiù in Lombardia.
Lombardia "regina" dell'import
L'analisi mette in evidenza che la Lombardia è la regione che importa la maggiore quantità di rifiuti (oltre 87 mila tonnellate) il 42,6% del totale, seguita Campania (circa 45 mila tonnellate) con il 21,9% e Veneto (29 mila tonnellate) con il 14,4%.
Più riciclo, meno discarica
A livello nazionale i rifiuti smaltiti in discarica nel 2015 sono stati circa 7,8 milioni di tonnellate e fanno registrare una riduzione di circa il 16% rispetto al 2014 (quasi 1,5 milioni di tonnellate di rifiuti).
Venezia e Milano sono le grandi città al top per raccolta differenziata, lo studio analizza la situazione dei 16 comuni italiani con più di 200mila abitanti.
Nelle 16 municipalità studiate, la produzione pro capite media si attesta a circa 544 kg per abitante l'anno, 57 kg in più rispetto alla media italiana (487 kg per abitante/anno). I valori più alti di produzione pro capite (più di 600 kg per abitante/anno) si rilevano a Catania, Firenze e Venezia, seguite da Roma, Padova, Bari e Bologna. I più bassi (sotto i 500 kg) a Trieste, Messina, Torino e Milano.