Eni Award. Assegnati al Quirinale i premi alla ricerca
Si è svolta oggi al Quirinale, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del ministro dell'Economia Giovanni Tria, della presidente di Eni Emma Marcegaglia, dell'amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi, la cerimonia di premiazione degli Eni Award. Giunto quest'anno alla sua XI edizione, il premio conosciuto anche come il "Nobel dell'Energia", è considerato un punto di riferimento a livello internazionale per la ricerca nei campi dell'energia e dell'ambiente e testimonia l'importanza che la ricerca scientifica e l'innovazione hanno per Eni.
Quest'anno il premio Transizione energetica è stato assegnato a Omar M. Yaghi della University of California - Berkeley, per la ricerca su nuove classi di materiali, con un ampio spettro di applicazioni che vanno dallo stoccaggio di metano per autotrazione a bassi livelli emissivi, alla cattura e immagazzinamento di CO2 fino alla cattura di acqua da umidità atmosferica in zone desertiche utilizzando la luce solare come unica fonte energetica.
Il premio Frontiere dell'energia è stato assegnato a Zhong Lin Wang del Georgia Institute of Technology per la messa a punto di
nanogeneratori elettrici capaci di raccogliere energia a partire da movimenti oppure da vibrazioni provocate dalle attività quotidiane e dall'ambiente in cui viviamo, per alimentazione di dispositivi elettronici individuali come anche per la produzione di energie
rinnovabili su larga scala dalle onde oceaniche.
Il premio Soluzioni Ambientali Avanzate a Sang Yup Lee del Korea Advanced Institute of Science and Technology (Kaist), per avere
aperto nuove strade nella produzione di ceppi microbici e bioprocessi finalizzati alla produzione di prodotti chimici, carburanti e
materiali a basso impatto ambientale.
Due sono le categorie di Premi riservati ai giovani ricercatori emergenti africani e italiani. Il premio Young Talents from Africa riconosce i migliori lavori di studenti africani offrendo loro la possibilità di svolgere gli studi di dottorato in primarie Università
italiane. Hanno ottenuto il riconoscimento la giovane Emerance Jessica Claire D'Assise Goma-Tchimbakala della Universitè
Marien Ngouabi per lo studio sui batteri presenti in diversi tipi di suolo inquinati da idrocarburi in Congo e sulla loro capacità di degradare gli inquinanti e a Elvis Tinashe Ganda della Durban University of Technology per i suoi studi sulla produzione di combustibili e prodotti derivati da materiali rinnovabili, con l'obiettivo di migliorare il ciclo di gestione dei rifiuti. I due premiati africani 2017, Blessing Onyeche Ugwoke (Nigeria) e Yemane Kelemework Equbamariam (Etiopia) svolgono le loro tesi di dottorato rispettivamente presso il Politecnico di Torino e l' Università Federico II di Napoli.
Il premio Giovane ricercatori dell'anno si rivolge a giovani dottorati provenienti da Università italiane per le loro tesi. Sono stati premiati Gianluca Longoni, Università degli Studi di Milano-Bicocca, per gli studi sullo sviluppo di materiali a basso impatto ambientale per batterie innovative, che potrebbero sostituire in futuro quelle al Litio. Con Longoni, è stato premiato Michele De Bastiani dell'Istituto Italiano di Tecnologia dell'Università degli Studi di Padova, per la ricerca sull'aumento della stabilità di celle solari di terza generazione, verso una nuova classe di sistemi fotovoltaici.
Dalla sua istituzione nel 2007 le candidature sono state più di 9mila e oltre 27 premi Nobel hanno fatto parte della Commissione Scientifica e valutato le ricerche presentate. L'edizione di quest'anno ha registrato un numero di candidature superiore a 700. Eni Award si conferma un premio alle frontiere dell'innovazione, come testimonia anche il premio Nobel per la chimica che è stato assegnato alla professoressa Francis H. Arnold, del Caltech, premiata Eni Award nel 2013.