Effetto Brexit. A gennaio l'export italiano verso il Regno Unito crolla del 37%
Al porto di Cherbourg, in Normandia, i camion in fila aspettano di essere imbarcati sul traghetto che li porterà a Rosslare, in Irlanda, senza passare dal territorio del Regno Unito
Il crollo dell'export europeo verso il Regno Unito rispetto all'export dell'Ue verso il resto del mondo a gennaio - Eurostat
Ora che è fuori dall’Unione, il Regno Unito ha presto il posto della Svizzera come terzo maggiore partner commerciale dei Paesi dell’Ue. Il dato sul primo mese di Brexit era particolarmente atteso. È stato disastroso. A gennaio c’è stato un crollo del 27,4% delle esportazioni dall’Ue (a 18 miliardi) e una caduta del 59,5% delle importazioni (a 6,4 miliardi). Anche in questo caso la bilancia commerciale è favorevole all’Europa, positiva con 11,6 miliardi di euro di avanzo.Questo crollo nei rapporti commerciali con il Regno Unito è stato ancora più forte per l’Italia, che a gennaio si è confermata la terza economia della zona euro, dopo la Germania e i Paesi Bassi, per quello che riguarda i rapporti con l’estero (fa il 19,6% dell’export europeo e il 13,6% dell’import). Le vendite di prodotti italiani nel Regno Unito sono crollate del 37,4%, a 1,27 miliardi di euro, con cadute attorno al 60% per abbigliamento, metalli e farmaceutica. Molto male anche le vendite dell'alimentare (-27,8%) e degli autoveicoli (-31,7%). Meglio (-15,1%) il settore dei macchinari. Le importazioni di prodotti britannici in Italia sono precipitate del 69,5%, a 236,2 milioni di euro: per alcuni prodotti britannici c’è stato quasi un azzeramento. È il caso dei prodotti agricoli (-97,2%), dei prodotti petroliferi raffinati (-94,6%) e dell'alimentare (-91,9%).I rapporti commerciali tra l’Ue e il Regno Unito dal primo di gennaio sono regolati dall’accordo del 24 dicembre 2020, un’intesa che ancora deve essere approvata dal Parlamento europeo, e quindi dal Consiglio dell’Ue, per la sua entrata in vigore definitiva. I rapporti tra Londra e Bruxelles sono pessimi, in queste settimane: martedì l’Ue ha «messo in mora» i britannici perché il governo Johnson per aver violato le disposizioni sostanziali del protocollo sull'Irlanda e l'Irlanda del Nord.