Economia

Il bando. Economia circolare, 4 milioni per gli enti non-profit del Sud

Redazione Economia lunedì 9 settembre 2024

La Fondazione Con il Sud pronta a sostenere progetti di economia circolare tramite un bando da 4 milioni di euro per iniziative che considerino una o più fasi del ciclo di vita del prodotto: prima dell’uso (rifiuta, ripensa, riduci), durante l’uso (conserva, riusa, condividi, ripara, rigenera) e successivamente all’uso (ricicla e restituisci agli ecosistemi). Il bando si rivolge alle organizzazioni di terzo settore di Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia.

Saranno valorizzati i progetti in grado di promuovere strategie integrate, assicurando la salvaguardia della biodiversità, l’equilibrio degli ecosistemi e l’adattamento al cambiamento climatico, puntando anche sulla sensibilizzazione delle comunità sul tema. Considerata la stretta connessione tra sviluppo sostenibile e sviluppo sociale, gli interventi dovranno attivare processi partecipativi volti a ridurre le diseguaglianze e a favorire l’inclusione socio-lavorativa e la coesione comunitaria, rafforzando lo scambio tra terzo settore, imprese for profit e enti pubblici, anche in un’ottica di integrazione con le politiche pubbliche territoriali e nazionali.

Saranno particolarmente apprezzate proposte che intervengano nelle aree interne del Sud, dove l’economia circolare potrebbe rappresentare un’occasione di sviluppo, rivitalizzazione e coesione sociale. Il bando si rivolge a partenariati composti da almeno 2 organizzazioni di terzo settore e un terzo ente, anche appartenente al pubblico o profit. Possono far parte della rete istituzioni locali, scuole, enti di ricerca, università, consorzi privati e imprese appartenenti al tessuto imprenditoriale locale e nazionale.

L’iniziativa si articola in due fasi: la prima finalizzata alla selezione delle proposte con maggiore potenziale impatto sul territorio di intervento e la seconda di accompagnamento nella progettazione esecutiva, volta ad arricchire la proposta e a chiarire eventuali aspetti critici rilevati nella valutazione iniziale. Il bando, pubblicato sul sito www.fondazioneconilsud.it, scade il 29 novembre 2024 e prevede la presentazione delle proposte esclusivamente online tramite la piattaforma Chàiros.

"L’economia circolare, fondamentale non solo dal punto di vita ambientale, ma anche dei benefici sociali. Cambiare le proprie abitudini, saper produrre secondo criteri sostenibili, saper scegliere, saper consumare, saper “rigenerare” sono certamente potenti strumenti che possono fare la differenza, e tutti abbiamo il dovere di fare la nostra parte - sottolinea Stefano Consiglio, presidente della Fondazione Con il Sud -. Tenendo in conto che anche i vantaggi sociali non possono essere tralasciati: opportunità di lavoro anche per persone in difficoltà; redistribuzione della ricchezza; accesso a beni e servizi essenziali a prezzi più accessibili; recupero, in chiave innovativa, del prezioso e diffuso patrimonio di saperi e pratiche tradizionali presente al Sud”.

L’estrazione delle risorse naturali è triplicata negli ultimi 50 anni e, entro il 2060, si prevede un ulteriore aumento del 60% rispetto ai livelli del 2020. Questo trend dipende prevalentemente dalle abitudini di consumo. Per rifondare la società su basi di sostenibilità ambientale, sociale ed economica, occorrerebbe attuare la transizione da un modello di economia lineare, basato sulla logica dell’”usa e getta” e sullo sfruttamento dei combustibili fossili, ad un modello di economia circolare, ispirato ai cicli naturali. Ogni anno vengono prodotte 92 milioni di tonnellate di rifiuti tessili (5,8 milioni di tonnellate nella sola Unione europea, ovvero 11 kg a persona) la stragrande maggioranza delle quali finisce in discarica, e il 30% del cibo che produciamo viene sprecato (ovvero circa 1,3 miliardi di tonnellate). Complessivamente la realizzazione dei prodotti di uso quotidiano e la gestione del suolo sono responsabili del 45% delle emissioni di gas serra, mentre il settore energetico è responsabile del restante 55%. In Italia, il tasso di utilizzo circolare dei materiali è più alto della media dell’Unione europea (al 18,4% nel 2020, rispetto ad una media Ue dell’11,7%) grazie agli elevati tassi di raccolta differenziata e di riciclo sul totale dei rifiuti prodotti (al 72% nel 2020, rispetto alla medie Ue del 53%).