Agi-Censis. Economia circolare, all'Italia conviene
Oltre a ricoprire un ruolo di primo piano nel flusso delle conversazioni sul futuro del mondo, il tema dell’economia circolare sta provando, non senza qualche difficoltà, a ritagliarsi uno spazio nell’immaginario quotidiano degli italiani. È di ottimo auspicio il notevole interesse che riveste presso gli imprenditori, la parte più attiva e dinamica del Paese. La rilevazione infatti ha consentito di raccogliere gli orientamenti e il “sentiment” sul tema da parte di 1.073 soggetti che occupano posizioni e svolgono ruoli significativi nel panorama socio-economico del Paese: imprenditori, liberi professionisti, docenti universitari, dirigenti d’impresa e funzionari pubblici. Qui alcuni dati che rispecchiano lo stato dell’arte:
• Il 40% degli intervistati sa bene di cosa si tratta;
• Il 70 % ritiene che non riguardi solo recupero, riciclaggio e riuso, ma la produzione di tutti i beni;
• Il principale vantaggio per il 77,8 % sarà la salvaguardia dell’ambiente, mentre pochissimi ritengono che possa avere un impatto su PIL e occupazione;
• Il 73 % di quelli che la conoscono dice che si imporrà solo se la politica creerà le condizioni abilitanti (i giovani chiedono vantaggi economici evidenti, mentre dopo i 65 anni si privilegiano azioni che incidano sulla sensibilità collettiva). Una percentuale analoga dice che il principale ostacolo sarà l’incapacità della politica di favorire il cambiamento;
• Per il 60 % spetta all’Unione Europea guidare questo cambiamento;
• La sharing economy (40%) e la decarbonizzazione (36%) sono i processi innovativi maggiormente correlati
Questo è quanto emerge dal V rapporto Agi-Censis Perché all’Italia conviene l’economia circolare, realizzato nell'ambito del programma pluriennale “Diario dell’Innovazione” della Fondazione Cotec, che indaga la reazione degli italiani di fronte ai processi innovativi, e che sarà presentato domani, venerdi 12 ottobre alle ore 10.30, nel corso dell’Opening Event Ground Breakers Pioneers of the future della Maker Faire Rome 2018.