Formazione. Ecco come valorizzare le competenze dei neogenitori
Trasformare le esperienze della genitorialità in una risorsa per l’azienda e supportare con un approccio innovativo la condizione di neogenitori. Sono questi gli obiettivi del lancio da parte di Linkem, provider Internet di banda larga e ultralarga per le famiglie e le imprese italiane, di Maam, primo e unico programma formativo studiato per madri e padri lavoratori con bambini da 0 a 3 anni. Grazie al progetto Maam, Linkem offre alle neomamme e ai neopapà un vero e proprio master che si sviluppa su una piattaforma digitale, organizzato in 20 moduli con contenuti multimediali, e l’iscrizione alla community per confrontarsi con altri genitori. L’obiettivo è quello di accompagnare neomamme e neopapà prima, durante e dopo la nascita del figlio, alla scoperta di questa esperienza come un’opportunità per sviluppare competenze soft come l’intelligenza emotiva, la leadership e la capacità di ascolto e di guida, da mettere poi in campo anche nella vita professionale.
Secondo fonti Maam che raccolgono i feedback degli utenti del programma, i papà dicono che oggi sono più felici (nel 97% dei casi) e, nella nuova complessità delle loro vite, mentre stanno molto più attenti agli orari e alla gestione del tempo (39%), sanno anche ridimensionare meglio i problemi che incontrano sul lavoro (29%)[1]: come le loro colleghe mamme, l’attenzione all’equilibrio vita-lavoro sembra quindi aver migliorato la loro capacità di ricercare un equilibrio personale. A seguito dell’introduzione del percorso Maam da parte di Linkem, si stima che nel 2019 saranno erogate quasi 700 ore di formazione. La partnership con Maam va ad aggiungersi alle misure di welfare aziendale che Linkem ha già adottato per i neogenitori. L’azienda nel 2018 ha infatti deciso di estendere il congedo per i padri lavoratori oltre quanto previsto dalla legge. La policy Linkem dedicata ai neopapà prevede che entro il compimento del primo anno di vita del bambino, ogni dipendente Linkem abbia la possibilità di chiedere 10 giorni di permesso retribuito al 100% dall’azienda. I dieci giorni di permesso, che possono essere goduti anche in maniera non continuativa, si sommano ai cinque giorni di congedo previsti dalla legge, che invece possono essere goduti entro il quinto mese di vita del bambino. Quindi Linkem non solo aumenta il numero di giorni a disposizione del neo-papà, bensì estende il periodo entro cui è possibile fruire dei giorni a disposizione (da cinque mesi a un anno di vita del bambino).
«La filosofia di Linkem è focalizzata sull’attenzione alle persone, sulla loro crescita e sulla necessità di trovare un buon equilibro tra la vita privata e la vita professionale. È importante ricordare come diventare mamma o papà rafforzi tutte le competenze, quello che si impara diventando genitori rappresenta una risorsa preziosa da riversare anche negli aspetti organizzativi umani e professionali ed è proprio questo il valore aggiunto della genitorialità su cui si fonda la scelta di Linkem di mettere a disposizione dei propri dipendenti i contenuti realizzati dal progetto Maam», ha affermato Grazia Paparella, responsabile delle Risorse Umane e “Ambasciatrice del valore Linkem.
Riccarda Zezza, ceo di Life Based Value e co-autrice del metodo Maam, di recente riconosciuta da Ashoka tra le 40 imprenditrici sociali agenti del cambiamento a livello globale, ha dichiarato: «La scelta di Linkem farà emergere risorse preziose e inaspettate da parte dei genitori che lavorano: l’azienda ne beneficerà in termini di produttività, benessere e spunti innovativi, mentre le persone vivranno con maggiore leggerezza e meno stress una fase complessa della loro vita. Linkem è per noi un partner prezioso nel diffondere la nuova cultura della sinergia vita-lavoro».