Ne sono passati anni da quando il colonnello Bernacca (scomparso nel 1993) dagli schermi della Rai annunciava le previsioni del tempo. Fu il precursore e il divulgatore di queste notizie di servizio che dai giornali e dalle radio sono poi entrate nei palinsesti di tutte le tv. Fino ai giorni nostri, con l'avvento delle "meteorine". Nonostante questa "invadenza", però,
sono ancora pochi i giovani che vogliono intraprendere un percorso di studi finalizzato a diventare meteorologi.
Questa figura professionale è sempre più richiesta e le possibili specializzazioni sono molteplici. Attualmente in Italia sono poche le Università che offrono questi percorsi di studio. Il meteorologo è una figura molto più complessa; una professionalità per la quale sono necessarie competenze specifiche. Attualmente rientra nella categoria delle "professioni non organizzate"; non è regolamentata a livello normativo;
non esistono titoli specifici per svolgere la professione e non esistono albi ufficiali ai quali iscriversi. Per diventare meteorologo non esiste un iter formativo specifico, tuttavia è necessario acquisire una serie di competenze attraverso la frequentazione di corsi di laurea. In particolare sono richieste
conoscenze in fisica e matematica;
conoscenze relative ai principali linguaggi di programmazione, alle tecniche di analisi statistica e alle procedure di archiviazione. I percorsi di studio ideali sono quelli a indirizzo scientifico come per esempio i corsi in fisica, in ingegneria, matematica, scienze ambientali o in fisica dell’atmosfera. In Italia le principali Università dove è possibile studiare meteorologia sono a Roma, Milano, Torino, Napoli e Bologna. Ma esistono anche tante realtà che offrono la possibilità di seguire corsi a distanza attraverso una piattaforma telematica. Per conseguire un’ulteriore specializzazione sono disponibili numerosi percorsi post-laurea, ovvero master di primo e secondo livello finalizzati ad approfondire determinati ambiti della meteorologia. Proprio per colmare le lacune nella formazione,
3B Meteo organizza ogni anno una serie di eventi atti a creare cultura attorno a questo tema. Dopo il successo della prima edizione organizzata nel 2022,
3B Meteo ha deciso di bissare, dando vita alla II
edizione della propria Academy, anche questa volta totalmente gratuita e senza alcuna spesa a carico degli studenti coinvolti. Il focus di questo percorso è la
formazione che permetterà anche di comprendere al meglio le
possibilità di lavoro future. La previsione del tempo, infatti, rappresenta soltanto una
piccola percentuale del lavoro che un meteorologo deve svolgere. Ogni giorno, gli studenti saranno impegnati in una
parte teorica finalizzata a illustrare e far comprendere le diversità tra le varie specializzazioni di questa figura.
Ne esistono infatti sette:
meteorologo previsore, meteorologo comunicatore, meteorologo modellista, meteorologo analista, meteorologo alpino, meteorologo redattore e
meteorologo nowcaster. Il momento teorico proseguirà con la spiegazione del
ruolo del meteorologo nelle previsioni stagionali, nell'era dei cambiamenti climatici e nella comunicazione del rischio idrogeologico-idraulico. Seguirà, poi, un
importante percorso dedicato alla pratica in cui gli studenti, affiancati dai tutor, potranno verificare di persona le differenze nel prevedere il tempo al Nord, sul versante Adriatico, al Centro e nel Sud del nostro Paese.
Gaetano Genovese,
Meteorologo di 3B Meteo e
responsabile del
progetto, ha spiegato i motivi per cui l
’azienda si prodiga nella realizzazione di questi incontri: «L’obiettivo è creare un
ponte tra U
niversità e
mondo del lavoro,
che permetta agli studenti di scegliere senza indecisioni quale strada intraprendere. Da sempre
3B Meteo ha sposato il concetto di
Lifelong Learning, che trova nell’
Academy la sua
massima espressione: attraverso le lezioni tenute dal team di
3B Meteo, sia i
partecipanti sia gli stessi
meteorologi rafforzano le proprie
competenze e maturano
esperienze di
lavoro di squadra, indispensabile per la risoluzione dei
problemi complessi che presenta il mondo della
meteorologia». Per maggiori informazioni:
www.3bmeteo.com.
Gli sbocchi lavorativiGli sbocchi occupazionali per un esperto in meteorologia non riguardano soltanto i programmi televisivi, ma anche i servizi meteo nazionali e internazionali. Tra i contesti in cui sono richieste competenze meteorologiche rientrano le Università, gli Istituti di ricerca, le associazioni ambientaliste, gli enti preposti alla sorveglianza del territorio, le Arpa-Agenzie regionali per la protezione dell’ambiente, le industrie che si occupano di sviluppare modelli matematici e produrre strumentazioni e software meteorologici, le aziende attive nel settore tutela, certificazione e valutazione ambientale. Altre opportunità interessanti si concretizzano nell’ambito del Snpa-Sistema nazionale per la protezione dell’ambiente e del Sistema meteorologico dell’Aeronautica Militare. Un meteorologo professionista può inoltre collaborare con la Protezione Civile, nell’ambito della realizzazione di bollettini meteo e quindi della prevenzione. Non mancano opportunità occupazionali nei settori dei trasporti, del turismo, dell’agricoltura, della produzione di energie rinnovabili e dell’organizzazione di eventi sportivi. Infine ecco alcune associazioni di categoria che oltre a rappresentare possibili sbocchi occupazionali consentono di avere info in merito alla professione del meteorologo: Ampro-Associazione meteo professionisti: promuove il riconoscimento della professione del meteorologo in Italia; fornisce l’elenco dei meteorologi professionisti in Italia e raccoglie le proposte di lavoro relative al settore della meteorologia; Aisam-Associazione italiana di scienze dell’atmosfera e meteorologia: promuove lo sviluppo della meteorologia e individua irequisiti che definiscono le relative professionalità; Dekra Testing and Certification: organismo preposto alla certificazione delle competenze professionali e al riconoscimento della qualifica previo superamento di un esame.