Mycroclean Italia. Eccellenza riconosciuta dal "Financial Times"
Una fase di lavorazione
Chi pensa che lavandare, parafrasando Giovanni Pascoli, sia un mestiere del passato, ancora non conosce la storia di Milena Baroni, ceo di Mycroclean Italia, azienda del settore del lavaggio industriale e della decontaminazione particellare, che ha da poco aggiunto altri due prestigiosi riconoscimenti al suo già ricco palmarès internazionale: il premio Le Fonti Awards come Eccellenza dell’Anno 2022 nell’ambito Healthcare & Pharma Dpi e l’ingresso nella FT 1000, la classifica stilata dal Financial Times che raccoglie le aziende europee coi maggiori tassi di crescita. Il riconoscimento come Eccellenza dell’Anno 2022 si aggiunge a un altro premio Le Fonti Awards, quello di ceo dell’anno 2020 per l’innovazione nell’ambito della decontaminazione particellare, per la direzione di personale altamente specializzato e per l’esperienza quarantennale sviluppata a livello nazionale e internazionale. «Quella che oggi è una realtà imprenditoriale operante al fianco di comparti produttivi che impongono livelli di contaminazione rigorosamente controllati (come quello aerospaziale, farmaceutico e microelettronico ndr.) e che sviluppa soluzioni sostenibili, un tempo era una piccola lavanderia di paese, di proprietà dei miei nonni. – racconta Baroni –. Spero che la storia di Mycroclean possa in qualche modo ispirare tutte le donne che vogliono fare impresa senza rinunciare agli affetti. È proprio in famiglia, che ho imparato a riconoscere il valore del gioco di squadra, uno dei pilastri fondamentali della nostra filosofia aziendale, prima da mia madre Betty e poi insieme a mio marito Giacomo (Frassica ndr) che si occupa della parte commerciale». Mycroclean Italia si è confermata un esempio innovativo di business in crescita e il suo posto nella lista Europe’s Fastest Growing Companies premia un percorso decisamente impegnativo, reso ancora più impervio dalla pandemia, durante la quale il tema della decontaminazione degli ambienti e degli indumenti professionali è diventato centrale nel dibattito pubblico: «Di fronte all’emergenza nazionale – dice la ceo – abbiamo mantenuto lucidità nonostante la paura iniziale, perché consapevoli di avere tra le mani gli strumenti per dare un aiuto concreto: avevamo disponibilità di mezzi e competenze consolidate che sono stati di grande aiuto per la collettività. Con un ragguardevole investimento in materiali e risorse, il team ha orientato la produzione verso mascherine certificate ed ecosostenibili perché lavabili fino a 500 volte, passando da una produzione di 50mila pezzi l’anno a 70mila a settimana».
Tra le mille aziende premiate dal Financial Times, quelle italiane sono solo 235; Mycroclean si è posizionata tra le prime 500, dove le italiane sono soltanto 114. Un esempio virtuoso di impresa italiana ad alto tasso di innovazione tecnologica e sostenibilità che dell’antichissimo mestiere del lavandare conserva con orgoglio la componente quasi esclusivamente femminile, reinterpretandola con successo e dimostrando, ancora una volta, il ruolo cruciale delle donne come agenti del cambiamento. Dall’emergenza sanitaria al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030.
Tra le mille aziende premiate dal Financial Times, quelle italiane sono solo 235; Mycroclean si è posizionata tra le prime 500, dove le italiane sono soltanto 114. Un esempio virtuoso di impresa italiana ad alto tasso di innovazione tecnologica e sostenibilità che dell’antichissimo mestiere del lavandare conserva con orgoglio la componente quasi esclusivamente femminile, reinterpretandola con successo e dimostrando, ancora una volta, il ruolo cruciale delle donne come agenti del cambiamento. Dall’emergenza sanitaria al raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030.