Economia

Eccellenze italiane. Così possono creare lavoro

Maurizio Carucci giovedì 25 aprile 2024

Alcuni dei premiati con il presidente del Senato Gasparri e il ministro Urso

Visitare la fabbrica di liquirizia Amarelli in Calabria, ascoltare la storia dei maccheroni a Gragnano in Campania, scoprire la storia della Fiera di Milano dal suo archivio storico: sono solo alcune delle attività svolte per la Giornata nazionale del Made in Italy, che vuole accendere i riflettori sulle migliaia di realtà imprenditoriali italiane che si fanno strada anche nel mondo. L'appuntamento, voluto dal Mimit-Ministero delle Imprese e del Made in Italy nel giorno della nascita di Leonardo da Vinci, ha anche visto l'emissione speciale di un francobollo che raffigura l'Uomo Vitruviano di Leonardo, scelto come logo della Giornata perché racchiude il valore dell'eccellenza italiana. «L'Uomo Vitruviano semplifica al meglio quello che rappresenta il made in Italy nel mondo, con la sua capacità di coniugare l'arte, la scienza, la cultura e l'impresa, come ha dimostrato appieno, nella sua vita e nelle sue opere, proprio Leonardo, grande artista e nel contempo grande scienziato, capace di pensare, ideare, macchine che soltanto secoli dopo sarebbero state realizzate, mettendo sempre al centro la persona», ha detto il ministro Adolfo Urso. Un concetto che non bisogna perdere di vista nemmeno adesso che ci accingiamo ad affrontare «la più grande sfida dell'umanità, che è l'intelligenza artificiale». Inoltre «presenteremo in Consiglio dei ministri una legge quadro sulle tecnologie abilitanti, intelligenza artificiale, blockchain, metaverso, realtà virtuale e una legge quadro sulla space economy nella consapevolezza che bisogna indicare la via del futuro alle imprese italiane».

La Giornata nazionale del Made in Italy sarà celebrata ogni anno il 15 aprile. Non guarda al passato, ma vuole anche essere un modo per «indirizzare verso il futuro l'impresa e il lavoro italiani e ispirare le nuove generazioni a quelli che sono i mestieri tradizionali e anche innovativi del made in Italy con quel saper fare, con quell'arte creativa che contraddistingue ogni prodotto italiano».

Più di 440 gli eventi organizzati in tutta Italia, con due momenti ufficiali a Roma e Milano. Nella Capitale, nella sede del Mimit, è stata allestita anche una mostra: Lo specchio dell'eccellenza italiana - Viaggio nella manifattura di Altagamma e sarà aperta al pubblico a palazzo Piacentini fino al 28 aprile. «È un viaggio ideale in un comparto che è una locomotiva della nostra economia, vale 144 miliardi di euro e occupa oltre due milioni di persone tra addetti diretti e indiretti. Ci auguriamo che questa giornata sensibilizzi le famiglie sul valore del made in Italy ed ispiri i giovani, facendo loro riscoprire le professioni manifatturiere nella loro evoluzione fra tradizione e innovazione», ha detto Matteo Lunelli, presidente di Altagamma.

I numeri e le professioni del made in Italy

L’Italia è tra i primi dieci Paesi esportatori mondiali, nel 2023 le nostre imprese hanno esportato beni per 626 miliardi di euro. Con un rapporto export/Pil del 23%, siamo sul podio dei grandi Paesi industrializzati, dietro solo alla Germania e alla Corea del Sud. Nel 2022, 137.664 operatori economici italiani hanno effettuato vendite di beni all’estero. La peculiarità è costituita dalla presenza di un ampio segmento di micro-esportatori, emblema del modello manifatturiero italiano, capace di esprimere con le sue piccole, medie e medio-grandi imprese molte leadership di nicchia anziché concentrarsi su pochi macro-settori industriali. I settori che trainano l’export nazionale sono Macchinari, Metallurgia, Moda, Autoveicoli, Agroalimentare, Chimica e Farmaceutica. In alcuni comparti il made in Italy ha la maggiore quota di mercato mondiale: Vini e Bevande, Tessile/Abbigliamento, Mobili, Macchinari, Gioielli. I principali Paesi di destinazione di beni e servizi italiani: Germania, Stati Uniti, Francia, Spagna e Svizzera. Nel 2023 importanti exploit da parte dell’export in Turchia (+40,9%) e area del Medio Oriente (+28,9%). Sull’andamento degli interscambi commerciali incidono però eventi di “stress geopolitico”, tra i quali la guerra in Ucraina e le tensioni israelo-palestinesi. Numeri di tutto rispetto supportati anche da professionisti che hanno bisogno di formazione e sostegno. Serviranno sempre nuovi talenti del fare di cui si avverte da tempo la scarsità: nei prossimi anni il fabbisogno da parte delle aziende è stimato in 346mila profili tecnico-professionali, di cui solo il 50% sarà reperibile.

Per Stefano Albano, presidente di D-Tem digital, associazione dei temporary export manager e fondatore di The Italian Showroom, «occorre sviluppare nelle aziende le competenze in ambito di Digital Marketing. ln un mondo così interconnesso e con l'esplosione dell'e-commerce, è fondamentale rafforzare i canali di vendita digitale, sia per promuovere i beni di lusso sui canali esistenti, sia per potenziare le vendite sui nuovi. Questi canali possono promuovere i marchi ed i prodotti anche delle piccole e medie imprese italiane, contribuendo al superamento del problema endemico del sistema, ovvero il sottodimensionamento in alcuni settori. La riconoscibilità del made in Italy passa anche attraverso la creazione di reti e consorzi di imprese volti a estrarre maggior valore dalle catene globali del valore». «Per conquistare nuove quote di mercato e garantirsi la fedeltà degli attuali consumatori - aggiunge - si dovrà puntare sempre di più sulla sostenibilità dei prodotti venduti. Circa il 70% dei consumatori globali prende in considerazione la sostenibilità nelle proprie scelte di acquisto. Si tratta di una tendenza che nemmeno le gravi turbolenze economiche che hanno caratterizzato gli ultimi anni sembrano mettere in discussione. L'integrazione delle tre dimensioni dello sviluppo sostenibile (ambientale, sociale ed economica) all'interno dei processi dell'azienda deve essere pertanto supportata dall'adozione di politiche di sostegno pubblico all'adozione di strategie volte a definire gli obiettivi di sostenibilità di medio-lungo periodo».

Il Comitato Leonardo apre le fabbriche e premia i talenti

Le aziende socie del Comitato Leonardo che aderiscono al progetto Open Factory aprono al pubblico i propri stabilimenti fino al 30 maggio 2024 organizzando visite guidate ed eventi dedicati soprattutto al mondo giovanile, con l’obiettivo di far conoscere e apprezzare le proprie realtà e la qualità delle produzioni made in Italy alle nuove generazioni e al grande pubblico. Tutti gli appuntamenti sono gratuiti e su prenotazione.

Da segnalare iGreco, con una giornata di apertura e visita all’azienda agroalimentare di Cariati (Cosenza), mentre Almas Partecipazioni Industriali Spa propone una visita allo stabilimento di Airola (Benevento). Pirelli accoglie gli studenti del Politecnico di Torino presso il Polo Industriale di Settimo Torinese disegnato da Renzo Piano. Le Distillerie Nonino ospitano i visitatori nel cuore delle vigne friulane a Ronchi di Percoto (Udine), per un tour alla scoperta dell’arte secolare della distillazione e un’esclusiva degustazione. E ancora: Bottega con visita della cascina e degustazione dei vini in fermentazione nella cantina di Bibano (Treviso). Spazio anche all’industria farmaceutica con gli appuntamenti previsti da Zambon, che propone una visita guidata del campus scientifico OpenZone di Bresso (Milano) e Dompé Farmaceutici Spa, che apre le porte del proprio polo produttivo agli studenti universitari, delle scuole primarie e secondarie de L’Aquila. Inoltre, Oranfresh di Catania, apre il proprio stabilimento nell'ultima settimana di maggio. Chiude il programma il Coni, con un incontro nella sede di Roma riservato agli studenti, che comprende la visita guidata del Salone d’Onore e della Sala delle Fiaccole Olimpiche e un tour guidato del Centro di Preparazione Olimpica Giulio Onesti. Il calendario completo e costantemente aggiornato delle aziende partecipanti e delle iniziative organizzate è consultabile sul sito del Mimit: https://bit.ly/3TTcF95 e sul sito del Comitato Leonardo: https://www.comitatoleonardo.it/it/categoria-attivita/open-factory-gnmi/.

Mentre il Premio Leonardo è stato conferito a Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild, per aver contribuito a rafforzare la presenza italiana all’estero e il brand Made in Italy sui mercati internazionali nel settore delle grandi infrastrutture complesse. Sotto la guida di Pietro Salini il Gruppo, con una storia di quasi 120 anni, si è trasformato in un player internazionale delle grandi opere, seguendo un percorso decennale di sviluppo interno e di acquisizioni.

Il Premio Leonardo International è stato assegnato a Ilya Yuffa, lresidente di Lilly International, prima azienda farmaceutica al mondo per capitalizzazione e nella top ten in assoluto a livello globale, per essersi particolarmente distinto per l’impegno nel nostro Paese, dove l’azienda conta uno dei più strategici stabilimenti a livello globale (a Sesto Fiorentino) e dove prevede di realizzare nel biennio 2023-2024 nuovi investimenti del valore di oltre 750 milioni di euro per la produzione di farmaci innovativi.

I Premi Qualità Italia sono stati conferiti a realtà di spicco dell’imprenditoria giovanile e femminile, simbolo di un made in Italy capace di innovare e rinnovarsi: Bending Spoons, azienda tecnologica attiva nel campo dell’intelligenza artificiale e dei prodotti digitali fondata nel 2013 da quattro ingegneri italiani, con sede a Milano (ad Luca Ferrari); Progetto Quid, impresa sociale fondata a Verona da Anna Fiscale a soli 25 anni, intrecciando la sua passione per la moda e l’upcycling con opportunità di inclusione lavorativa per persone a maggior rischio di esclusione dal mercato del lavoro, in particolare donne (vice presidente Valeria Valotto); Sitael, azienda aerospaziale al 100% italiana, parte di Angel Holding, specializzata nella produzione di satelliti di nuova generazione, sistemi di propulsione elettrica al plasma per satelliti e apparati elettronici per missioni spaziali con headquarter a Mola di Bari (ad Chiara Pertosa).