La ripresa mondiale «resterà con noi» e quella europea, che vede un divario fra il Nord e il Sud e del Vecchio Continente, si sta diffondendo anche fra i paesi meno veloci a ripartire. Lo ha detto il governatore della Banca d'Italia e presidente del Financial Stability Board Mario Draghi.Secondo Draghi «ci sono maggiori probabilità che questa ripresa non ci abbandoni». E per l'Europa - dove «la crescita è più marcata al Nord che al Sud» - l'impressione è di una ripresa «con basi più ampie e consegnali positivi sia sul fronte de consumi che degli investimenti».Alcuni rischi - ha spiegato tuttavia Draghi che in Corea del Sud partecipa ad una conferenza organizzata dal Financial Stability Forum - restano in piedi. Gli elementi di rischiosità sono legati soprattutto alla rimozione delle misure di stimolo economico e alla fragilità dei mercati finanziari. La crescita, in particolare, è sostenuta soprattutto dal commercio mondiale e per l'Europa l'export è un elemento trainante. «Ci sono ancora mercati fragili», ha proseguito il governatore, ma sul fronte europeo un elemento positivo è dato dalla bassa inflazione, «le cui aspettative sono ancorate al livello più basso degli ultimi cinque anni».