Le nuove norme. Decreto carburanti: le novità su prezzi trasparenti, sanzioni e bonus
Prezzi trasparenti e multe ai gestori, il decreto carburanti è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale
Via libera con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale al decreto sulla trasparenza dei carburanti che vincola i gestori ad esporre il prezzo medio giornaliero e inasprisce le sanzioni per chi non si adegua. Approvato d'urgenza il 10 gennaio per contrastare l'aumento della benzina scattato col ritorno delle accise a inizio anno prevede anche un meccanismo per calmierare i prezzi in caso di aumenti consistenti. Nessun riferimento invece a potenziali tetti ai listini in autostrada. L'ipotesi era circolata nei primi giorni della settimana, in coincidenza con il primo passaggio del decreto in cdm, ma aveva sollevato dubbi di costituzionalità e di tutela della concorrenza. Intanto tra il governo e i benzinai scatta la tregua e lo sciopero proclamato per il 25 e 26 gennaio, già pubblicato sul sito del garante, per ora è stato congelato dai sindacati.
Prezzi chiari. Il prezzo medio dei carburanti, su base regionale, sarà pubblicato sul sito del ministero delle Imprese e del made in Italy. La frequenza, le modalità e la tempistica delle comunicazioni saranno definite con decreto dello stesso Mimit entro 15 giorni, i benzinai avranno poi altri 15 giorni per adeguare la cartellonistica presso ogni punto vendita, anche autostradale.
Sanzioni ai gestori inadempienti. I gestori degli impianti di carburante che non comunicheranno i loro prezzi e non esporranno nel proprio punto vendita i prezzi medi calcolati dal ministero delle Imprese potranno essere puniti con sanzioni da 500 a 6.000 euro. "Dopo la terza violazione può essere disposta la sospensione dell'attività per un periodo non inferiore a sette giorni e non superiore a 90 giorni". L'accertamento è affidato alla Guardia di Finanza e l'irrogazione delle sanzioni al Prefetto. L'obiettivo è punire chi già oggi non rispetta le regole, come quei 4 mila benzinai che non comunicano al ministero i prezzi giornalieri praticati. Si tratta del 20% del totale, in base ai dati del Mimit.
Accisa mobile. Il decreto sulla trasparenza dei prezzi dei carburanti aggiorna il meccanismo della cosiddetta 'accisa mobile' introdotta con la Finanziaria del 2008 per ridurre gli aumenti eccessivi. Il taglio delle accise, "può essere adottato se il prezzo aumenta, sulla media del precedente bimestre, rispetto al valore di riferimento, espresso in euro, indicato nell'ultimo Def". Il decreto tiene anche conto "dell'eventuale diminuzione" nella media del quadrimestre precedente.
Bonus carburanti e bonus trasporti. Prorogato sino a fine anno il bonus carburanti. I datori di lavoro potranno elargire ai propri dipendenti una una tantum euro senza concorrere alla formazione del reddito dei lavoratori. Va precisato che non c’è nessun obbligo: le singole aziende valuteranno se concedere ai loro dipendenti il voucher per fare rifornimento. Torna il bonus di 60 euro per pagare l'abbonamento per il trasporto pubblico locale e ferroviario, ma sarà destinato alle persone con redditi inferiori a 20mila euro (non più 35mila euro come nella versione precedente della misura). Per l'intervento il decreto stanzia 100 milioni.