Per l’anno 2015 potranno entrare in Italia 13mila stranieri per lavoro stagionale, 2mila in meno rispetto all’anno scorso. Lo stabilisce il dpcm 2 aprile 2015 con la programmazione transitoria dei flussi d’ingresso dei lavoratori non comunitari in corso di pubblicazione sulla
Gazzetta Ufficiale. Il via libera alla presentazione delle istanze di nulla osta, da parte dei datori di lavoro, scatterà il giorno seguente alla predetta pubblicazione del decreto sulla gazzetta ufficiale, per rimanere possibile fino alle ore 24:00 del 31 dicembre 2015. A partire dalle ore 9:00 del 5 maggio 2015, invece, è possibile precompilare i moduli di domanda sul sito web del ministero dell’interno. A spiegarlo, è la circolare congiunta dei ministeri dell’interno e del lavoro, prot. n. 2185 del 29 aprile 2015.In base al decreto, dunque, quest’anno saranno ammessi in Italia 13mila stranieri per motivi di lavoro subordinato stagionale che, all’atto pratica, significa per far fronte alle esigenze dei settori agricolo e turistico-alberghiero. La quota riguarda i cittadini stranieri di Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Corea del Sud, Egitto, Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, ex Repubblica Jugoslava di Macedonia, Marocco, Mauritius, Moldavia, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Ucraina e Tunisia. Con una successiva nota, il ministero del lavoro effettuerà la ripartizione territoriale della quota. Rispetto allo scorso anno (dpcm 12 marzo 2014), quindi, sono disponibili 2mila quote in meno, riduzione motivata "sulla base dei dati relativi agli ingressi per motivi di lavoro stagionale registrati nel 2014, che hanno evidenziato una differenza tra la quota autorizzata e l’effettiva utilizzazione".Altra novità riguarda l’aggiunta della Corea del Sud all’elenco dei Paesi da cui possono provenire i lavoratori stagionali.Nell’ambito dei 13mila ingressi, 1.500 sono riservati ai nulla osta stagionale pluriennale, cioè a quei lavoratori che abbiano già fatto ingresso in Italia per lavoro stagionale per almeno due anni consecutivi e per i quali il datore di lavoro può appunto presentare richiesta di nulla osta pluriennale. In tal caso, si ricorda, la legge prevede la possibilità che sia rilasciato un permesso di soggiorno triennale, sempre per lavoro stagionale. La durata temporale di ogni anno è la stessa dell'ultimo dei due anni precedenti. Per accogliere la domanda di nulla osta al lavoro pluriennale, i due rapporti di lavoro stagionale pregressi non devono essere necessariamente quelli precedenti la presentazione della domanda. Il datore di lavoro deve richiedere allo Sportello Unico per l'Immigrazione il rilascio del nullaosta al lavoro pluriennale, utilizzando il modulo appositamente predisposto. La domanda può essere presentata anche da un datore di lavoro diverso da quello delle due precedenti annualità. Lo Sportello unico, accertati i requisiti, rilascia il nullaosta triennale, con l'indicazione del periodo annuale di validità. Uno dei principali vantaggi del permesso pluriennale è quello di consentire al lavoratore di fare ingresso in Italia l’anno successivo indipendentemente dalla pubblicazione del decreto flussi. Infine, la circolare ricorda la procedura del 'silenzio-assenso' per le richieste di nulla osta per gli stranieri già autorizzati l’anno precedente a prestare lavoro stagionale presso lo stesso datore di lavoro. L’art. 17 della legge n. 35/2012 stabilisce, in questi casi, che se lo Sportello Unico Immigrati non comunica al datore di lavoro il diniego entro 20 giorni, la richiesta di nulla osta al lavoro si intende accolta.