Conti. Il debito pubblico è sceso al 144,4% del Pil
Giancarlo Giorgetti, ministro dell'Economia, a colloquio con Christine Lagarde, presidente della Bce
Non avrà ottenuto il terzo maggiore ribasso tra quelli dei Paesi dell’Unione Europea (come ha scritto, con un eccesso di entusiasmo, qualche agenzia di stampa) ma è vero che il rapporto debito-Pil italiano nell’ultimo trimestre del 2022 è sceso.
Nell’aggiornamento dei dati sulla contabilità pubblica, Eurostat sottolinea che il rapporto medio debito-Pil dell’area euro è sceso da 93% del terzo trimestre al 91,6% nel quarto. L’Italia da questo punto di vista è uno dei Paesi virtuosi, con un calo di 1,5 punti percentuali (di poco migliore della media della zona euro) sul trimestre precedente e di 5,5% punti rispetto a un anno fa: il rapporto debito-Pil è sceso al 144,4%
Il calo è stato reso possibile dall’aumento del Pil (spinto dall'inflazione), perché com’è noto il debito in valori assoluti ha continuato a crescere, chiudendo l’anno a 2.757 miliardi di euro, secondo maggiore debito pubblico in termini assoluti della zona euro, inferiore solo a quello della Francia (che ammontava a 2.950 miliardi a fine dicembre) e superiore a quello della Germania, che ha chiuso il 2022 a 2.563 miliardi.
A livello di rapporto debito-Pil soltanto la Grecia, con il suo 171,3%, fa peggio dell’Italia, mentre al terzo posto degli Stati più indebitati c’è il Portogallo (con un 113,9%), seguito da Spagna (113,2%) e Francia (111,6%).