Piazza Affari. Borsa in picchiata dopo la lettera del governo alla Ue sulla manovra
Le ripercussioni alla mossa del governo sulla manovra non si sono fatte attendere. La Borsa di Milano ha aperto male, fanalino di coda, complice uno spread che continua a salire. A pesare lo scontro con la Ue sui conti pubblici. ieri il governo italiano, per mano del ministro dell'Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, ha scritto alla Commissione europea una missiva che illustra strategia e contenuti del nuovo Dpb approvato ieri dal Consiglio dei ministri, nella quale mantiene le proprie posizioni e definisce "invalicabile" il limite di deficit al 2,4%. Per oggi si attendono aggiornamenti relativamente al programma della Brexit, la cui bozza di accordo verrà presentata dal premier Theresa May.
Piazza Affari maglia nera in Europa, con il Ftse Mib che alle 11 che cede l'1,8% e scivola sotto i 19mila punti, a quota 18.882, mentre lo spread Btp-bund staziona in area 314 punti base, con gli investitori che guardanopreoccupati alla linea dura del governo italiano con l'Europasulla manovra. A guidare i ribassi sono Mediaset (-6,6%), venduta dopo i conti presentati ieri, Poste (-4,07%) e Tim (-3%), investita da una nuova fase di incertezza dopo la defenestrazione del ceo Amos Genish da parte di Elliott. Male i petroliferi Saipem (-3,2%), Tenaris (-2,8%) ed Eni (-2,7%), in scia al crollo del greggio. Giù anche Stm (-3,1%) e Cnh (-2,6%). L'impennata di 11 punti base dello spread pesa sulle banche,con Ubi (-2,3%), Banco -2,2%) e Bper (-2,3%) tra le peggiori mentre vanno male anche gli assicurativi, con Generali (-2%) e Unipol (-1,9%). Rimbalza Carige (+10,5%), che entra ed esce dagli scambi.