Economia

La professione. Cresce la domanda di ingegneri

Maurizio Carucci martedì 8 agosto 2023

I partecipanti a un master

Ancora un risultato positivo per l’occupazione ingegneristica in Italia. In base ai dati raccolti dall’Osservatorio sulla domanda di professioni ingegneristiche realizzato da Anpal Servizi e Centro Studi Cni, infatti, in un contesto generale in cui nel primo trimestre 2023 si rileva una flessione del numero di assunzioni rispetto ai primi tre mesi del 2022, aumenta la domanda di competenze specificatamente ingegneristiche. Particolarmente richiesti gli ingegneri meccanici ed energetici (oltre 2.200 assunzioni nel trimestre in esame, +4,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente), ma si rileva un deciso incremento di assunzioni per gli ingegneri chimici, petroliferi e dei materiali (+21%), di quelli biomedici (+17%) e di quelli elettronici e delle telecomunicazioni (+12,5%). In quasi il 60% dei casi si tratta di assunzioni di giovani con un’età compresa tra i 25 e i 34 anni e in oltre la metà dei casi è stato stipulato un contratto a tempo indeterminato. Complessivamente nei primi tre mesi dell’anno sono state operate 24.712 assunzioni per mansioni attinenti alle competenze ingegneristiche. «Il fatto che la domanda di ingegneri sia sempre sostenuta – spiega Giuseppe Margiotta, presidente del Centro Studi Cni – per noi non è una sorpresa. Quello che colpisce è che l’elevata domanda non è più prerogativa solo degli ingegneri informatici, com’è stato negli ultimi anni. Al contrario, assistiamo a un boom della domanda di altri profili ingegneristici, in particolar modo gli ingegneri chimici, petroliferi e dei materiali e i biomedici. Segno che le dinamiche del mercato del lavoro sono sempre in evoluzione e il mondo dell’ingegneria non fa eccezione».

Così si formano i manager del futuro

La transizione ecologica richiede "un cambiamento del modello economico", "un approccio sistemico" e "nuove competenze", ricercate anche dalle aziende. Il Pnrr-Piano nazionale di ripresa e resilienza alla Missione 4 prevede di rafforzare le condizioni per lo sviluppo di una economia ad alta intensità di conoscenza, di competitività e di resilienza guardando all'istruzione e alla ricerca prevedendo in totale oltre 30 miliardi di euro. Università degli studi di Bergamo e Schneider Electric, per esempio, hanno siglato l’accordo quadro su ricerca, didattica, formazione e orientamento che rafforza ulteriormente una sinergia nata come interscambio di conoscenze ed esperienze per cogliere le trasformazioni contemporanee, affrontare le sfide della transizione ecologica e digitale e progettare insieme il futuro. Una collaborazione - iniziata nel 2018 con la co-progettazione di un innovativo percorso di laurea magistrale, il curriculum Smart Technology Engineering, per formare nuove figure professionali in grado di rispondere alle esigenze dello Smart Living e dell’industria 4.0 - che si istituzionalizza e amplia oggi coinvolgendo tutte le aree disciplinari dell’Ateneo, dalle competenze più ingegneristiche e tecnologiche a quelle economiche, giuridiche e umanistiche. Una collaborazione di ampio respiro indispensabile per interpretare le sfide presenti e future e formare giovani professionisti in grado di guidare la transizione in atto. Grazie a questo accordo, della durata iniziale di tre anni, Università di Bergamo e Schneider Electric si propongono di conseguire una stretta collaborazione per lo sviluppo di attività di ricerca che possano accelerare l’innovazione sostenibile e per l’ideazione di attività di formazione e orientamento sinergiche, anche sperimentando forme didattiche d’avanguardia. L’Ateneo e l’azienda potranno condividere la realizzazione di corsi, laboratori e master universitari su tematiche innovative, quali la transizione digitale, l’organizzazione di attività didattiche integrative, l’attivazione di tirocini, tesi e progetti di laurea presso l’Azienda, iniziative di divulgazione e orientamento, lezioni, seminari e workshop, la promozione e lo sviluppo di progetti per l'assunzione dei neo-laureati e altre attività formative rivolte non solo a studenti e laureati ma anche ai docenti dell'Università. Al via la II edizione del master di II livello in economia circolare del Politecnico di Bari. Sono tre milioni gli occupato nei lavori verdi e il master di alta formazione di 12 mesi che parte a settembre 2023 è rivolto anche ad altri professionisti - dagli avvocati agli psicologi - che vogliono ampliare conoscenze e competenze. Intanto prosegue, in sinergia con le Università, il percorso avviato da Autostrade per l’Italia per la formazione e l’inserimento nel Gruppo di nuovi lavoratori altamente specializzati, nel segno di una mobilità sempre più innovativa e sostenibile. Il master, che vede l’assunzione di tutti i partecipanti fin dal primo giorno, rappresenta una delle iniziative di punta all’interno del panorama “Autostrade del Sapere”, il progetto con cui Aspi punta sulle eccellenze del sistema universitario offrendo formazione e nuovi posti di lavoro per chi si è specializzato, in particolare nelle discipline Stem (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica) rispondendo al fabbisogno del mercato. Il master, infatti, è progettato ed erogato in partnership con il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino e la Graduate School of Management del Polimi, prevede un contratto di Apprendistato di alta formazione della durata di 24 mesi. Un percorso formativo che dà la possibilità a 18 giovani laureati di entrare a far parte del Gruppo. Il master mira a rafforzare diverse competenze, a vantaggio di tutto il Gruppo Aspi. Nel settore Engineering vengono formate risorse specializzate nel presidio delle attività di project management, cost controlling, assistenza tecnica e specialistica nella realizzazione e manutenzione dell’infrastruttura; nel settore Operations la formazione prevede l’entrata nel mercato del lavoro di personale dedicato al presidio della viabilità per garantire la fluidità di esercizio della rete, monitoraggio e manutenzione delle infrastrutture. Nel settore Digital & ICT, vengono formati esperti nella progettazione dei sistemi di digitalizzazione dei processi di operations e manutenzione dell’infrastruttura. Infine, nelle ulteriori aree di staff, come Procurement e Health & Safety, viene proposto un percorso nel quale, grazie all’approccio trasversale, i giovani talenti possano inserirsi rapidamente nella posizione.

Assunzioni nel settore energetico

Cpl Concordia, società cooperativa che opera nella progettazione, realizzazione e gestione di sistemi energetici, in particolare nella cogenerazione, gas metano, acqua e nei processi di telecontrollo e billing, dopo aver chiuso la prima fase della campagna di recruiting nazionale, volta a rafforzare tutte le divisioni del Gruppo, con l’inserimento di oltre 220 nuove risorse a luglio 2023, comunica l’avvio di una seconda fase che punta a reperire altre 250 nuove persone entro fine anno, per tutte le principali sedi italiane: Melegnano (Milano), Arezzo, Bari, Bologna, Concordia (Modena), Fano (Pesaro e Urbino), Sant’Omero (Teramo), Nola (Napoli), Roma, Padova e Ravenna . Nell’attività di reclutamento vengono considerate le esperienze e i requisiti professionali maturati nella carriera dei candidati valorizzando, ove opportuno, l’appartenenza al territorio e alle comunità locali. Giovani potenziali senza esperienza vengono selezionati sulla base del percorso di studio e della motivazione a costruirsi un profilo professionale in linea con quanto l'azienda può offrire per lo sviluppo del capitale umano. A supporto della campagna di reclutamento, ha avviato importanti partenariati col mondo della scuola e dell’Università. Attraverso tirocini formativi, finanziamento attività laboratoriali, borse di studio, testimonianze formative, eventi di orientamento al lavoro e alla scelta scolastica, l’azienda conta di contribuire alla riduzione del disallineamento domanda-offerta. Sono stati altresì organizzati corsi di formazione rivolti ai disoccupati, finalizzati all’assunzione. Per la candidatura è disponibile una sezione dedicata del sito internet al seguente link: https://www.cpl.it/azienda/lavora-con-noi/. In Trentino Alto Adige e in Friuli Venezia Giulia, invece, il boom del fotovoltaico ha portato anche a una crescente domanda di installatori di pannelli fotovoltaici qualificati e professionisti del settore. La carenza di professionisti qualificati rappresenta una sfida cruciale per sfruttare appieno il potenziale delle energie rinnovabili e pensare a un futuro sempre più green. In questo contesto, Otovo si pone come un alleato strategico per affrontare questa sfida, impegnandosi per agevolare il percorso di formazione degli installatori, al fine di incrementare il numero di professionisti qualificati e preparati ad affrontare la crescente domanda. Per maggiori informazioni: https://www.otovo.it/.